Il ko di Licata: classifica immutata ma i dubbi avanzano.
Scelte, nervosismo, forma: le cause della sconfitta sono diverse, a Pergolizzi il compito di risolverle
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola
Una giornata storta dopo mesi di successi… Ma alcuni fattori non devono restare inascoltati e Pergolizzi è il primo a saperlo e a dover porre rimedio.
Inizia così l’articolo di Paolo Vannini che sottolinea come finora il Palermo ha costruito il suo campionato di vertice affidandosi soprattutto nella parte iniziale, praticamente sempre agli stessi uomini. Chi subentrava spesso risultava decisivo. A Licata un grosso cambiamento di uomini nella formazione iniziale anche in virtù dell’organico quasi al completo ma anche di modulo, sono stati negativi e quest’abbondanza paradossalmente è finita per diventare un boomerang.
A Licata inoltre si è visto un Palermo troppo nervoso fin dai primi minuti e ciò appare incomprensibile per una squadra che ha 7 puti di vantaggio sulla seconda ed avrebbe dovuto mostrare più serenità e autostima. Concretezza e determinazione, scrive Vannini in conclusione di articolo, devono essere due fattori da ritrovare e più che alchimie tattiche bisognerà lavorare sullo spirito del gruppo.
oncretezza e determinazione sono state fin qui le armi del gruppo, doti che hanno portato tanti punti anche senza prestazioni di livello: ancora più di alchimie tattiche, nella volata finale i rosanero devono innanzitutto ritrovare quello spirito.
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Buongiorno,
Il Palermo cerca di capire cosa non ha funzionato? Signori il Re è nudo! E’ l’allenatore che non ha funzionato e non funziona. Ha un manipolo di calciatori superiori per tecnica (magari non per grinta e determinazione) alle altre squadre e non ha saputo dare loro uno schema di gioco, delle trame offensive. Insomma è la tecnica di alcuni che ci ha portato ad essere primi in classifica, ma una idea di gioco non c’è. Lasciare tre centravanti di ruolo in panchina e pensare di giocare con il “falso nueve” è stata la ciliegina sulla torta. Mi chiedo se i dirigenti se ne siano resi conto. Allo stadio la domenica quando Giuseppe D’Agostino legge la formazione della nostra squadra ai nomi dei calciatori segue la voce del pubblico che con entusiasmo urla il cognome. Giunti al nome dell’allenatore cala quasi il silenzio e in pochi aggiungono e senza entusiasmo, il cognome Pergolizzi. Questo vorrà dire qualcosa! Io, ormai vecchio tifoso e non solo per ragioni anagrafiche, spero che comunque andremo in serie C, ma attenzione se continuiamo con queste nuove idee del mister rischiamo di scivolare proprio nel finale. Ecco cosa e CHIi non funziona nel Palermo.
Grazie e FORZA PALERMO!