Il portiere rosanero, in un post dopo la partita persa a Licata, si era sfogato scrivendo: ” Siamo soli”.
“Ho fatto una cavolata, ma ero deluso e certamente non volevo mancare di rispetto a nessuno”.
“Ed è fuori strada anche chi ha immaginato che avessi nel mirino qualcuno della società o peggio ancora l’allenatore”.
Alberto Pelagotti è uno dei calciatori del Palermo più attivi sui social
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Valerio Tripi riprende le dichiarazioni del portiere Pelagotti che ieri in conferenza stampa ha messo una pezza a quella che lui stesso ha poi definito una bischerata:
“forse avrei dovuto fare un altro post per ringraziare i nostri tifosi che sono venuti a Licata. Lo faccio adesso. Non ci siamo capiti. Mi sconcerta solamente l’idea che qualcuno possa avere pensato che era un post diretto a loro…fuori strada chi ha immaginato che ce l’avevo con qualcuno della società o peggio ancora con l’allenatore. Non mi permetterei mai, non sono nessuno per scrivere una cosa del genere, amo Palermo, amo il Palermo, amo i tifosi dal primo all’ultimo. Sarebbe da cogl… fare una cosa del genere“.
Ma quel siamo soli Pelagotti lo aveva già scritto dopo la vittoria a Cittanova solo che aveva un sapore diverso :”Siamo soli, noi, il nostro fantastico pubblico e la nostra splendida città di Palermo”.
Ed allora diventa facile comprendere che Pelagotti si riferisse al fatto che al Palermo nessuno regala niente, com’è giusto che sia ma per il portiere rosanero sarebbe opportuno che la stessa grinta agonostica venisse poi riservata anche alle altre squadre.
Parole di conforto anche per il tecnico: “Capisco che c’è il diritto di critica e non sono io a dovere difendere l’allenatore, ma se alleno una squadra vi assicuro che non mi tiro certo una zappa sui piedi. Se faccio delle scelte le faccio per quello che mi ha detto il campo in settimana. A volte le azzecchi e a volte no. Ma se Pergolizzi è primo in classifica dalla prima giornata mi sa che c’è poco da aggiungere».
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