Un Palermo che deve subito ripartire con la giusta mentalità dopo la batosta, per fortuna senza conseguenze ai fini della classifica, subita a Licata. Di fronte si troverà il Nola, la squadra che ha fatto più punti nel girone di ritorno dopo il Palermo, e che, come tutte le compagini del girone, non farà sconti alla capolista.
Ecco le parole dell’allenatore del Palermo in conferenza stampa in vista del match che si disputerà, alle ore 15.00, regolarmente a porte aperte allo stadio Renzo Barbera:
“Spensieratezza Nola? “Facciamo due campionati diversi, io preferisco giocare per vincere, non ho trovato ancora squadre che ci abbiano agevolato. Dobbiamo cercare di trovare meno difficoltà, dobbiamo cercare di essere più spensierati nella partita, ma pur avendo agonismo e cattiveria in campo e questo bisogna cercare di dimostrarlo durante la partita perché siamo noi quelli che vogliono vincere il campionato“.
Curioso il fatto che molto spesso si attenzioni più la propria squadra che l’avversario…
“Non puoi non parlare della partita, ma devi anche far vedere lati positivi e negativi della tua squadra e devi fare delle cose in merito alla squadra che vai ad affrontare, in questo caso il Nola, un avversario davvero temibile. Un 70 % sei concentrato sulla tua squadra, e un 30 % sulla squadra avversaria. Ma è normale che il fattore avversario sia importante ai fini del risultato e bisogna a prescindere studiare la partita“.
Il Palermo nelle ultime gare si è dimostrata una squadra senza carattere, “senza attributi“, così risponde l’allenatore:
“Non è una questione di attributi, ma di lettura della partita. Non è attributo, ma questione di personalità, è normale che l’allenatore possa sbagliare i cambi ma sono i giocatori in campo, è la squadra che fa la partita. Anche le cose più ovvie che a volte si sbagliano l’allenatore non può spiegarle“.
Ultime curiosità di formazione:
“Uno tra Sforzini e Ricciardo sarà il titolare,ho già scelto. Esiste un ballottaggio Martin- Mauri. E’ vero tiriamo poco dalla distanza, dobbiamo essere più cinici davanti alla porta quando creiamo delle occasioni e più furbi nell’interpretare la partita“.
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