Il turista rifiutato in settimana bianca e chi annulla il viaggio perché suo figlio non può rischiare ma non viene rimborsato.
L’Europarlamentare Carlo Calenda non è andato in tv dalla Bignardi.
Ecco le piccole grandi vicende quotidiane
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’Italia al contrario. Quante volte i nostri nonni si sono sentiti rifiutati al Nord? Quante volte si leggevano piccoli manifesti con la scritta “non si accettano meridionali”? Il virus sembra capovolgere la storia.
Sulle pagine del quotidiano nazionale Repubblica , l’articolo di Brunella Giovara ci racconta la brutta sensazione del sentirsi rifiutato, espulso che sta vivendo chiunque sia o sia stato nelle zone rosse. E lo fa anche attraverso il racconto di alcuni fatti realmente accaduti in questi giorni.
C’è neve, ma non per i milanesi…Luisa, 30 anni, hinterland di Milano, prenota weekend in Val d’Aosta. Ieri riceve una mail dall’albergo, “prenotazione annullata”. «Quale la mia colpa? Essere residente vicino a Milano, considerata zona infetta». E che fa Luisa? Chiama l’albergo. Che risponde ma no, è che “abbiamo poca gente, forse chiudiamo…”. Chiaro che non vogliono accogliere certi clienti.
Saverio Serranò, figlio di 6 anni immunodepresso. Prenotazione per il weekend a Venezia… «Il medico di famiglia però mi ha sconsigliato: è zona gialla, è pericoloso per tuo figlio. Non è il caso di andare. Ho chiesto di spostare più avanti, o se potevo avere un coupon. Italo, ad esempio, mi ha rimborsato i biglietti». Booking scrive a Serranò: “Spiacenti, la struttura non può fare un’eccezione, le verrà addebitata l’intera penale di cancellazione”. Con il commento dell’albergatore: “Non venga, ma paga la penale, non c’è dubbio… se suo figlio è immunodepresso mi dispiace, ma non posso pagare per tutte le disgrazie del mondo”. “Io a Milano non posso venire”.
E il programma L’Assedio , in onda ogni mercoledì in diretta da Milano su Canale 9, condotto da Daria Bignardi. Due degli ospiti non sono andati a Milano. Uno, Carlo Calenda, europarlamentare, ex ministro dello Sviluppo economico. Perché “mia moglie è immunodepressa per le conseguenze di un trapianto di midollo in seguito a una leucemia. Dunque, devo usare criteri molto prudenziali”.
Pensionato, fascia medio alta, milanese con casa a Roma. Persona sincera, Marco sta imparando a dire bugie. Salito al Nord per sistemare qualche pratica, tornerà oggi a Roma ma «non dirò agli amici che sono venuto a Milano perché non capirebbero. C’è molta paura per chi arriva da su, da Milano poi. Quindi starò zitto e dirò di aver avuto da fare…
«Dopo un bel weekend di shopping a Milano, rientro al lavoro nell’ufficio tecnico del Comune di Noci, città metropolitana di Bari. “Sei stata a Milano???”. Lì è partita “una mezza giornata di panico”, ed è pure dovuto intervenire il sindaco Domenico Nisi: “State calmi, non succede niente” (traduzione: la collega non è un’untrice)». I colleghi non volevano entrare nella stanza, a meno che non ne uscisse lei.
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