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Coronavirus: positivo un agente della scorta di Salvini. Lui risponde: “Se serve, farò il tampone”

E’ notizia apparsa nella serata di ieri, riportata nell’edizione odierna di Repubblica, che un poliziotto della scorta dell’ormai ex ministro Salvini, che lo segue stabilmente nella seconda auto di supporto a quella in cui si muove il segretario della Lega, sarebbe appunto risultato positivo al coronavirus.

Una notizia che ha suscitato scalpore ovviamente e in cui tutti i maggiori rappresentati delle istituzioni politiche hanno intimato a Matteo Salvini, di sottoporsi alle misure adeguate per tutelare la salute dei cittadini, come ad esempio il test del tampone, a cui il ministro potrebbe sottoporsi per fugare ogni dubbio, nonostante, come lui stesso affermi i contatti con l’uomo non siano stati diretti.

Di certo però il giovane era a fianco del ministro in questi giorni convulsi di riunioni a Roma, prima del rientro a Milano, dove il capo della Lega ha partecipato ad una riunione operativa al palazzo con la Regione Lombardia. Nonché la riunione nel suo studio con Giorgia Meloni e Antonio Tajani, a cui è poi seguita una conferenza congiunta dei tre per presentare le mosse del centro-destra per fronteggiare la crisi coronavirus.

Appena la notizia si è diffusa, la polemica è stata incandescente, così Stefano Buffagni Movimento 5 Stelle: “La Salute dei cittadini è priorità del Governo. Non si gioca sulla pelle degli italiani, ora sono certo che anche Salvini lo avrà capito, perché il virus è un nemico che non fa distinzione di razza o appartenenza politica. L’Italia lotta unita“.

A confermare questa linea forte di accusa anche Sibilia, sottosegretario all’Interno: “Invitiamo tutti coloro, compreso Salvini, che hanno avuto documentati contatti con persone positive al test a seguire pedissequamente le disposizioni e non fare di testa propria perché significherebbe mettere in pericolo i cittadini italiani. La salute viene prima del consenso elettorale“.

Salvini decide così di rispondere alle critiche: “Sto bene, non sono mai stato a contatto con il ragazzo della polizia che potrebbe essere positivo. E ovviamente farò tutto quello che le autorità sanitarie mi chiederanno di fare, come ogni altro cittadino. Chi riesce a fare polemica anche su una malattia, in alcuni casi arrivando ad augurarmi anche la morte, non merita risposta, al massimo un sorriso“.

Con molta probabilità proprio per spegnere le polemiche, Matteo Salvini si sottoporrà alle analisi del tampone nelle prossime ore.

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