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Morto l’arbitro che aveva colpito un portiere con una testata

La tragedia a Porto Potenza Picena, al termine di un inseguimento dei Carabinieri.
Denunciato per stalking, era agli arresti domiciliari. C’è l’ipotesi suicidio.
Antonio Martiniello aveva colpito un portiere con una testata: ieri è stato travolto da un treno.

Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola, nell’articolo di Edmondo Pinna.

Un incidente o un suicidio? E’ morto ieri , vicino Macerata, l’arbitro Antonio Martiniello che solo qualche mese fa era stato raggiunto da un Daspo di 1 anno per aver colpito il portiere dopo una gara di 2a categoria.
Ma sulla sua morte il calcio non c’entra niente. Una storia di stalking, di denunce, di arresti e di fuga, putroppo finita in maniera tragica.
La storia: Martiniello viene denunciato dalla sua ex fidanzata per stalking ed arrestato il 14 febbraio, proprio il giorno successivo all’episodio della testata al portiere. Gli viene applicato il braccialetto per tracciare i suoi spostamenti e rilasciato ma giovedì sera l’arbitro se lo sfila ed esce, violando così la misura cautelare. Ieri i Carabinieri si presentano a casa sua per arrestarlo nuovamente per inasprimento della pena e cioè la detenzione in carcere al posto dei domiciliari. Era il suo compleanno. Martiniello si barrica in casa, poi fugge dal balcone ed inizia l’inseguimento con i militari. Inseguimento che si conclude vicino la stazione quando il giovane viene travolto da un treno. Incidente o suicidio?
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