Rinaldo Sagramola prova a normalizzare i toni sulla situazione coronavirus e il Palermo. L’amministratore delegato della società rosanero, intervistato nella trasmissione “Zona Vostra” in onda su TRM, ha parlato dell’emergenza che per ora sta coinvolgendo tutto il movimento calcistico italiano, e di come il Palermo stia affrontando tale difficoltà.
“Consiglio di Lega di oggi? Al momento non abbiamo notizie, sapevamo che oggi ci sarebbe stato un consiglio di lega per decidere il calendario delle prossime giornate. Per ora si naviga a vista, è difficile prevedere cosa accadrà finché non si capirà quando sarà giunto l’apice del virus.”
“La Serie A in campo? Normalmente gli atleti lavorano, soprattutto i professionisti. Se giochi a porte chiuse in uno stadio ci sono 22 persone che corrono dietro ad un pallone, dunque la situazione è sotto controllo in queste situazioni. Poi se è una cosa simbolica per invitare tutti a maggiore cautela va bene, ma non se può essere utile a limitare il contagio.”
“Come si comporta il Palermo? I ragazzi si allenano tutti i giorni, vengono ad allenarsi allo stadio e poi tornano a casa. Da domani riprendono gli allenamenti, a meno che non ci siano nuove disposizioni. Abbiamo messo a disposizione tutti gli spogliatoi, ognuno usa la sua borraccia dell’acqua, nessuno entra negli spogliatoi tra i non tesserati. Stiamo attenti per limitare il più possibile il contagio. Abbiamo evitato che i ragazzi tornassero nelle proprie abitazioni fuori Sicilia per evitare rischi di possibile contagio“.
“La sospensione definitiva del campionato? Non sono in grado di prevedere il futuro, successe solo nel 1912, ma per il resto non lo so. Spero che non accada, significherebbe che la situazione è molto più grave di quello che già appare“.
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