Il calcio si è bloccato. Tutto fermo. Gli effetti del Coronavirus come era inevitabile, si sono riversati anche nei confronti dello sport più bello del mondo. I tempi tuttavia sono incerti, com’è altrettanto insicuro il futuro delle competizioni già in essere.
Dunque cosa succederà adesso? Prendendo spunto dall’articolo pubblicato da “La Gazzetta dello Sport”, riprendiamo alcune delle tematiche che hanno principalmente incuriosito i lettori nelle ultime ore.
Il focus principale è la Serie A, ma è evidente che i punti di discussione, con le dovute proporzioni, sono uguali per tutte le categorie del calcio italiano.
Tema diritti televisivi: non c’è ancora alcuna decisione in merito, tantomeno presa di posizione (almeno pubblica) da parte delle emittenti. Tuttavia dato che nei prossimi giorni ci sarà un Consiglio di Lega di per il pacchetto diritti tv 2021-2024 ci sarà modo di discuterne (come riporta la stessa Gazzetta dello Sport).
Tema assegnazione dei titoli: Se i campionati non dovessero ricominciare? Si è parlato a lungo sull’assegnare o meno titoli o retrocessioni in base al piazzamento in classifica noto all’ultima giornata interamente completata. In realtà com’è abbastanza intuitivo, questa possibilità non piace a molte società. Pensiamo alle squadre in zona retrocessione o alla Lazio e l’Inter, ancora in corsa per lo scudetto. Così come la Roma che vuole un posto in Champions. Ma anche nelle categorie minori si rilevano i medesimi dubbi.
Gli Europei sono a rischio? Sugli Europei la giurisdizione passa all’Uefa. Verrà comunque tenuto conto dell’opinione dei vari paesi, specialmente gli ospitanti. Come riporta la Gazzetta, infatti, gira voce che l’Italia stia preparando proprio una richiesta di rinvio all’Uefa. Ricordiamo che la gara inaugurale dovrebbe essere giocata a Roma e si tratterà dei primi Europei itineranti. Ma l’emergenza virus potrebbe ridisegnare lo scenario proprio delle nazioni che dovrebbero ospitare. Virando verso nazioni che non hanno situazioni così critiche.
Se i giocatori si allenano, perchè non fare anche le partite: Questo è un altro tema piuttosto interessante. Lippi aveva fatto emergere la falla nel sistema. In effetti appare poco sensato permettere a una rosa di tanti giocatori compresi staff tecnici e medici di entrare a contatto, senza poi far disputare le partite. Tuttavia essendo professionisti dunque lavoratori, non si è interdetta l’opportunità di svolgere la propria professione seppur in gare non ufficiali. E’ evidente che se si propenderà per la sospensione definitiva del campionato a quel punto lo scenario potrebbe cambiare.
Champions e Europa League: Le competizioni europee continuano perchè l’Uefa non ha voluto sospendere. Le italiane dunque dovranno giocare, seppur a porte chiuse. Giusto o meno queste sono le regole e bisogna adeguarsi. Già stasera vedremo l’Atalanta in quel di Valencia giocarsi, in un clima surreale, la possibilità di andare ai quarti di finale.
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