Pochi casi, ma ci sono. “Anche i giovani rispettino le norme”.
L’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso i dati del contagio in Italia e si è evidenziato che il 22% dei pazienti positivi al tampone per Sars-CoV-2 ha tra 19 e 50 anni.
Dunque, sebbene in misura minore rispetto ad altre fasce di età, anche i nostri giovani subiscono il contagio.
Si sollecita senso civico per frenare il contagio e che in tutte le fasce di età si devono rispettare le norme di distanziamento sociale. In terapia intensiva ci finiscono anche giovani, dicono all’ISS.
Le cronache riportano di molti giovani che hanno violato le norme stabilite dal Governo ma i dati dimostrano che tutte le fasce di età contribuiscono alla diffusione del contagio.
“Rinunciare a una festa o a un aperitivo con gli amici, non allontanarsi dall’area dove si vive e rinunciare a rientrare a casa è un dovere per tutelare la propria salute e quella degli altri, soprattutto i più fragili“, dice il presidente dell’ISS, Brusaferro
“Gli adolescenti si considerano immortali. Ma ci sono anche giovani in rianimazione con problemi decisamente seri“, dice il prof. Galli direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano.
E sempre l’Istituto Superiore di Sanità fa sapere che su 8342 casi positivi emerge che l’1,4% ha meno di 19 anni, il 22,0% è nella fascia 19-50, il 37,4% tra 51 e 70 e il 39,2% ha più di 70 anni, per un’età mediana di 65 anni. Il 62,1% è rappresentato da uomini.
(fonte today.it)
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