“Migliaia di persone senza stipendio”. L’allarme in tempo di allarme

L’emergenza dentro l’emergenza. E’ l’altro aspetto delicato di questo momento difficile per il nostro paese ma anche per l’intero pianeta.
Il virus sta portando dietro moltissime difficoltà al mondo del lavoro, un prezzo che si pagherà probabilmente dopo ma che già in questi giorni sta facendo vedere i suoi effetti.
A Palermo o in Sicilia non era ancora stato disposto lo stop ai negozi ma era chiaro che potesse essere una strada a cui si andava incontro.
Ora è ufficiale: chiudere tutti i negozi,salvo alimentari e farmacie.
Per l’intera Italia sarà un danno economico incalcolabile.
Senza queste misure restrittive però, già a Palermo come in Sicilia molte aziende avevano già abbassato le saracinesche.
Su PalermoToday.it leggiamo il grido di allarme dei sindacati, nelle parole di Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia:
“Molte aziende stanno mettendo i lavoratori preventivamente in ferie ma noi chiediamo a tutte le imprese di attivare le procedure per gli ammortizzatori sociali e garantire un reddito, anche perché non tutti hanno ferie residue. Si sta fermando tutto, i settori dell’abbigliamento, calzature, accessori, sono tutti in crisi, con crollo dei fatturati anche del cento per cento. Sono partite decine di richieste di solidarietà in numerose aziende che restano convinte che questa situazione durerà ancora per diversi mesi. Ci auguriamo che siano messe in campo misure importanti e straordinarie perché quello che sta accadendo è incredibilmente drammatico“.