Zamparini lo acquistò nell’intervallo della gara di andata contro il Maribor.
Miccoli lo voleva mandare al Lecce
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
Il Palermo gli ha dedicato una storia su Instagram. Troppo forte il legame con Josip Ilicic …
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che sottolinea la serata magica di Valencia dell’ex fantasista rosanero.
La storia di Ilicic al Palermo comincia quando Zamparini se ne innamora in soli 45 minuti e cioè durante il primo tempo di Maribor-Palermo.
Nell’intervallo il direttore sportivo Walter Sabatini fu spedito a strappare un’opzione al suo collega sloveno Zlatko Zahovic, scrive Tripi.
E il racconto di una sera che Miccoli confidò a Giovanni Tedesco di aver consigliato quel giocatore al Lecce… Non fece nemmeno in tempo a finire la frase che Zamparini, in una delle sue rare presenze allo stadio, tuonò: «L’ho già preso io», scrive il giornale.
Nella gara di ritorno al Barbera, Ilicic segna ma non esulta…sapeva già di essere un giocatore rosanero.
Le cifre dell’affare: al Maribor andarono 2,2 milioni (lo aveva preso 80 mila euro); al giocatore 300 mila a stagione ( ne prendeva 120 mila).
25 gol in maglia rosanero ma quelli contro il Catania restano nella memoria dei tifosi: “Sono gol che ricordo ancora, ha detto Ilicic questa estate quando è tornato a indossare la maglia del Palermo per la Notte dei campioni al “ Barbera”, ho passato tanti bei ricordi con questa maglia.”
Il legame forte con il Palermo testimoniato dalla sua voglia di esserci quest’estate quando con il campionato di A già iniziato è stato l’unico ancora in attività ad accettare l’invito del nuovo club.
Chissà se l’Atalanta questa estate lo ha lasciato tornare a patto che non si abbuffasse di panelle , scrive Tripi che ricorda l’amore di Ilicic per le panelle ed il pesce. Le sue conferenze con l’interprete per evitare di essere frainteso e la sua mania di riscaldare le scarpe prima di indossarle perchè le ammorbidiva: ma nascondeva un gesto scaramantico.
Non capita a tutti di segnare quattro gol in una partita in Champions, lo hanno fatto Messi, Lewandoski, Inzaghi e Gomez. Lui però è stato il primo a farlo fuori casa, scrive Tripi in conclusione di articolo.
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