Ambro, Lucera, Corsino e Mendola non sono stati molto utilizzati però il club crede in loro in ottica C.
Ricostruire una società puntando sulla linea verde
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola
Nemo propheta in patria? La locuzione latina, obiettivamente, funziona se applicata in un contesto come quello rosanero in cui alcuni giocatori palermitani finora hanno faticato a lasciare il segno.
Inizia così l’articolo di Antonio La Rosa che sottolinea i pochi minuti giocati da molti palermitani in organico, ognuno con dei motivi diversi che vanno da infortuni a scelte tecniche.
Qualcuno è riuscito a ritagliarsi uno spazio, come Ambro, che ha giocato solo 4 gare partendo da titolare ma ha messo a segno pure una rete a Roccella(Locri).
Lucera, che il club aveva scelto come testimonial nella presentazione video della nuova maglia, ha un debutto folgorante a Marsala, entrano dalla panchina e realizzando il gol vittoria ma anche il primo della storia della nuova società. Il suo agente dice che le esclusioni lo hanno mandato un po in sofferenza sul piano mentale, “però, ha qualità e personalità e ritengo che potrebbe essere utile al Palermo anche in C».
E sempre in chiave C, scrive La Rosa che il club sta monitorando Ambro anche in prospettiva futura.
Concetto estendibile anche ad altri due palermitani come Corsino(lungo infortunio per la rottura del crociato) e Mendola (dolore alla schiena).
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