Attraverso un duro comunicato l’AIAC ha (assoallenatori) ha denunciato il club bresciano dopo la decisione di quest’ultimo di convocare gli staff degli allenatori esonerati per un “lavoro di recupero”, nonostante la squadra avesse l’obbligo di restare ferma per 28 giorni.
Pochi minuti fa il club di Cellino risponde alle accuse con un comunicato da poco pubblicato proprio sul profilo ufficiale della società:
“Brescia Calcio tiene a precisare che la convocazione per la giornata di domani, mercoledì 18 marzo 2020, presso il Centro Sportivo di Torbole Casaglia è stata inoltrata ai tecnici di base a contratto, tra cui collaboratori tecnici e preparatori atletici.Tale convocazione non è stata mandata ne ai primi ne ai secondi allenatori sollevati dal loro incarico nel corso di questa stagione.La ragione della convocazione è data dal fatto che, considerata la situazione sanitaria in corso, già da qualche settimana era stata fatta una valutazione in merito alla possibilità di prevedere una programmazione dell’attività con allenamenti a singolo giocatore o al massimo a gruppi di due giocatori, frazionati nella giornata e distribuiti su tutta la superfice del Centro Sportivo.Nell’ottica di programmare una simile attività e con l’intento di garantire la massima sicurezza dei propri atleti e tesserati, è stato ritenuto opportuno attingere a tutte le risorse possibili, tra il personale sotto contratto con Brescia Calcio.Brescia Calcio precisa infine che in vista dell’incontro di domani, per tutelare la salute di tutti, garantirà il rispetto di tutte le misure di sicurezza indicate dal Decreto Ministeriale relativo ai comportamenti da tenere sul posto di lavoro”.
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