Gli ultimi numeri del coronavirus tra contagi e decessi sicuramente hanno ridotto la possibilità di vedere terminare la stagione di serie A.
E’ quanto emerge dalle ultime riunioni, ci sono ancora in parte ottimisti che pensano di farcela con una partenza a giugno e terminando a luglio il campionato, mentre altri già pensano a come non compromettere la prossima stagione.
Nelle ultime video-conferenze, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, non sono prevalse le tensioni ma solo la consapevolezza della gravità del momento. Non si è parlato di quando riprenderanno gli allenamenti. Gli scenari da valutare sono tanti, e di certo i nuovi casi di positività come quello di Dybala e Maldini non hanno aiutato.
Meglio attrezzarsi al peggio, per poi tirare un sospiro di sollievo qualora la cosa possa davvero migliorare sensibilmente.
Per domani è intanto prevista una nuova scadenza: la serie A, insieme alle altre Leghe dovrà inviare una relazione in base all’ammontare di perdite, da elaborare anche in base ai vari scenari e da mandare al Governo.
Una forbice che varia dai 170 ai 720 milioni e ciò dipenderà dal completamento o meno della stagione. E’ la raccolta delle previsioni fatte da ciascun club e messe insieme; molte società hanno infatti manifestato delle perplessità in questa operazione: il tutto poteva essere svolto anche internamente.
La serie A ha già ottenuto dal Governo la sospensione del pagamento degli stipendi lordi, in seguito non verranno avanzate richieste di aiuti economici ma solo degli sgravi nonché la modifica di alcune leggi. Una di queste è la Legge Melandri che regola i diritti TV: si vorrebbero avere più margini per aumentare i ricavi.
Una seconda legge riguarda la Legge sugli stadi: si vuole semplificare l’iter per la costruzione di nuovi impianti; si vuole poi discutere l’introduzione della categoria dei semi-professionisti nel calcio e anche l’eliminazione del blocco alle sponsorizzazioni delle agenzie di scommesse.
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