Musumeci, un diktat illiberale.
Tutte le falle giuridiche del diktat di Musumeci che comprime senza ragione le libertà individuali
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’ultima ordinanza del governatore Musumeci, che contiene prescrizioni più rigide per il contenimento del contagio da coronavirus, rispetto a quelle del governo nazionale, desta notevoli perplessità, specie sul piano dell’eccessiva compressione dei diritti fondamentali dei cittadini.
Inizia così l’articolo di Alessandro Bellavista che pur con la consapevolezza che le norme delle autorità siano importanti per cercare di ridurre l’epidemia da coronavirus, assume una posizione critica nei confronti dell’ultima ordinanza del governatore siciliano.
E analizza i tre passaggi fondamentali dell’ordinanza regionale che destano perplessità:
-uscire per esigenze indispensabili ed una sola volta al giorno, una sola persona.
-divieto di pratica sportiva e motoria anche da soli
-chiusura dei supermercati la domenica.
Nessuno dubita della gravità della situazione e della necessità di contenere la diffusione dell’epidemia…. Anzitutto il provvedimento regionale è illegittimo, poiché è emanato da un soggetto di fatto incompetente. Ciò perché il decreto legge che autorizza l’adozione delle varie misure di contenimento consentiva l’intervento delle Regioni solo in assenza di atti del governo nazionale. Pertanto, dopo che quest’ultimo ha varato gli ormai noti decreti, è cessato ogni spazio normativo per le Regioni, scrive Bellavista che sottolinea come la necessità prioritaria è quella di ridurre al minimo i contatti interpersonali e gli assembramenti.
E su questo aspetto solleva qualche critica: se dovendo uscire di casa solo una volta, ci dimentichiamo qualcosa di indispensabile, che facciamo? Impossibile farselo recapitare a domicilio perchè ormai i negozi sono oberati da richieste di domicilio e possono garantirlo solo dopo alcuni giorni.
Secondo punto critico: il divieto di attività sportiva e motoria all’aperto. Ma il virus è nell’aria che si respira? o, come sembra dai dati scientifici, si propala attraverso i contatti interpersonali? Se si è soli, come si fa ad autocontagiarsi?
Terzo aspetto, forse il più rilevante e pericoloso : la chiusura dei negozi la domenica.
una decisione pericolosa: estremamente pericolosa, per la salute di tutti, è la decisione di chiudere la domenica i negozi di alimentari.Ma l’obiettivo fondamentale non era quello di impedire gli assembramenti? E allora bisogna complimentarsi per il successo ottenuto. All’indomani del varo dell’ordinanza, all’ingresso dei supermercati palermitani si sono formate lunghissime file mai viste prima
Secondo Bellavista, le ordinanze di Musumeci nascono dall’esigenza di dimostrare l’attivismo del governo regionale spesso accusato di immobilismo.
>Così è più facile blindare i cittadini a casa, senza curarsi troppo delle loro libertà individuali, rispetto ai tempi lunghi che richiede l’adeguamento agli attuali bisogni della disastrata macchina sanitaria regionale, si legge su Repubblica in conclusione di articolo.
.
SEGUICI SU FACEBOOK
Così parlò Bellavista. Premesso che non sono sponsor politico di nessuno e che non vado a votare da almeno 15 anni, penso che a Palermo la percezione del problema l’abbiamo distante anni luce rispetto a quelli che abitano a Bergamo. L’essere umano è fatto così, percepisce il problema quando si presenta a casa sua, e allora pontifica soluzioni. Nella fattispecie chi va a correre è vero che sta generalmente distante dagli altri ma poi giocoforza passa dall’androne di casa sua, passa dall’ascensore, incrocia qualcuno da vicino, insomma si rischia di vanificare i sacrifici che tutti noi facciamo. E allora, viva la libertà sì, ma qua si deve tutelare la salute e cercare di uscire al più presto da questo problema.
Perchè i giorni che verranno dopo a livello di economia saranno terrificanti, che il signor Bellavista ne sia consapevole.