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Coronavirus, Musumeci: ”La Sicilia è chiusa da 5 giorni. Non è sicuro stare qui per chi arriva”

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“Oggi non è sicuro stare in Sicilia per chi arriva”
Il presidente della regione Sicilia è intervenuto questa mattina a ‘Storie italiane’ su Rai1: “Abbiamo il dovere di tenere sotto controllo cinque milioni di siciliani, a Villa San Giovanni i controlli vanno fatti in maniera seria e così non è stato fino a ieri. E’ chiaro che è un problema di ordine pubblico, non sappiamo chi entra da noi…”

Continua il governatore: “Oggi non è sicuro stare in Sicilia per chi arriva”

“Ad oggi, per chi viene da fuori, non è sicuro stare in Sicilia. Abbiamo il dovere di tenere sotto controllo cinque milioni di siciliani e non possiamo sapere se chi sbarca dalla Calabria sia portatore del virus. Il problema è concentrato a Villa San Giovanni dove le auto non dovrebbero neanche arrivare. Da cinque o sei giorni è vietato entrare in Sicilia. A Villa San Giovanni i controlli vanno fatti in maniera seria e così non è stato fino a ieri. E’ chiaro che è un problema di ordine pubblico, non sappiamo chi entra in Sicilia”.

Musumeci non le manda a dire: ”Io ieri ho fatto una protesta garbata ma anche molto determinata con il ministro dell’Interno. Credo che il problema sia concentrato sulla sponda calabra, in particolare a Villa San Giovanni, il problema è che lì non dovrebbero neppure arrivare le autovetture. Dispiace sul piano umano ma da 5 giorni in Sicilia è vietato entrare e chi lo fa sa di dovere trasgredire una norma che è del governo nazionale”.

“E’ chiaro che a Villa S.Giovanni i controlli vanno fatti in maniera seria e questo controllo non c’era fino a ieri notte, altrimenti le foto che circolavano non avrebbero ritrattato file di centinaia di autovetture che non erano solo quelle autorizzate perché nell’ordinanza avevo detto che potevano entrare forze dell’ordine, pendolari e operatori sanitari”.

Conclude Musumeci: “Il 13 marzo erano transitate 2.700 persone mentre il 17 marzo, primo giorno del mio provvedimento, sono scese a 1.260. Ieri dopo la mia protesta garbata ma determinata nei confronti del governo nazionale, i cui numeri dati ieri sono smentiti dalle foto, eravamo a 600 persone. Tutte autorizzate. Quindi il 75 per cento in meno dopo i controlli seri operati non a Messina ma a Villa San Giovanni. Dobbiamo evitare che dalla costa della Calabria arrivino in Sicilia, ho chiesto questo, è nel mio diritto”.