La proposta del Savoia in un contesto di incertezza. Si va verso una proroga dello stop, Lega D prudente.
I giocatori rosa hanno il divieto di uscire da casa dove continuano ad allenarsi.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
La data del 22 marzo era cerchiata in rosso. Domenica scorsa, infatti, sarebbe dovuto essere il giorno di Savoia- Palermo..
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che sottolinea come la lega D è stata la prima a sospendere tutto. In serie D c’è un numero di squadre superiore a quello delle tre leghe superiore, messe insieme. Ovvio che i rischi sono maggiori e la ripresa delle attività per il 3 aprile verrà sicuramente spostata. Alla ripresa mancheranno 8 gare, un mese se si gioca ogni tre giorni oppure due mesi se si gioca solo la domenica; ovviamente pensando sempre alle porte chiuse. Ed i club chiederanno anche una breve parentesi fra la ripresa degli allenamenti ed il ritorno in campo.
Pochi dubbi che i contratti in scadenza a giugno come previsto per i dilettanti possano subire una proroga.
La Lega D è intenzionata a concludere tutti i campionati ma bisognerà anche valutare quante squadre si potranno ritirare in considerazione delle grosse difficoltà economiche manifestate anche prima dello stop ed ora sicuramente acuite.
Se il campionato non dovesse ricominciare, il Savoia ha proposto la promozione delle prime due di ogni girone: il Palermo si è detto favorevole alla proposta, ma ha sottolineato la difficile attuazione visto che in Lega Pro si formerebbe un nuovo girone oltre ai tre esistenti in un momento storico del calcio italiano in cui si cerca di tagliare il numero delle squadre professionistiche, scrive Tripi in conclusione di articolo.
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