Quest’oggi il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha riferito alla Camera dei Deputati gli ultimi aggiornamenti in merito alla situazione Coronavirus in Italia.
Ecco alcuni dei passaggi più significativi del discorso del Premier.
“La diffusione dell’epidemia da covid-19 ha innescato in Europa una crisi senza precedenti, che sta esponendo il nostro paese ad un prova grandissima. L’impatto è negativo sull’intero sistema produttivo, sono giorni terribili per l’intera Nazione. Non avremmo mai pensato di guardare immagini in cui sfilano file di autocarri con dentro le bare dei nostri concittadini. Ai familiari va il nostro partecipe pensiero, la nostra commossa vicinanza.”
“Parlo a nome di tutto il Governo: non ci dimenticheremo del personale sanitario, di queste giornate così rischiose, così stressanti. Stiamo combattendo un nemico invisibile, insidioso, che entra nelle nostre case e divide le nostre famiglie. Ci fa sospettare di mani amiche, e alla fine ci ha condotto di una limitazione significativa degli spostamenti. Questa emergenza sfida il nostro paese in tutti i suoi componenti, è una sfida ad un tempo sanitaria, economica e sociale, e coinvolge indistintamente tutti: dal settore pubblico al privato, dalle istituzioni ai cittadini.”
“Il governo è consapevole che dalle sue decisioni discendono conseguenze della vita fisica per ognuno dei cittadini, e scelte che condizioneranno il futuro dell’umanità. La storia domani ci giudicherà. Verrà il tempo dei bilanci, sulle valutazioni su ciò che avremmo potuto fare e non avremo fatto.”
“Oggi è il tempo dell’azione, della responsabilità dalla quale nessuno può sfuggire. Per questo sono qui a riferire alla Camera, rappresentanti dei cittadini. La responsabilità è di ognuno dei cittadini, anche voi membri del parlamento, con un unico fine: il bene comune. Il governo ha agito con la massima determinazione, apportando ben prima di qualsiasi altro paese le misure di massima precauzione, ben prima che l’OMS dichiarasse la gravità del virus. Abbiamo adottato vari elementi cautelativi, tra i quali la task force nel ministero della salute per tenere sotto controllo la situazione Covid-19″
Successivamente il Premier ha fatto un sunto sulle operazioni del Governo contro l’espandersi del nuovo Covid-19, ribadendo la prontezza dell’operato governativo per porre un freno contro “un nemico invisibile e insidioso”. Poi ha proseguito, incalzando.
“Per la prima volta siamo stati costretti a limitare alcune libertà fondamentali garantite dalla costituzione, tra cui la libertà di praticare pratiche religiose. Ci siamo attenuti ai principi della massima precauzione, contestualmente alla adeguatezza e proporzionalità dell’intervento rispetto all’obiettivo perseguito.”
“Abbiamo dovuto costruire un metodo di azione e di intervento mai sperimentato prima, abbiamo ritenuto necessario ricorrere allo strumento del decreto della presidenza del consiglio dei ministri. Nel DPCM abbiamo ravvisato lo strumento più idoneo, in quanto il contagio era troppo rapido e per le conseguenze che causava. Così ogni misura poteva essere uniforme in tutto il Paese. Ogni ministro è stato consultato e ha portato avanti le proprie sensibilità politiche, e abbiamo previsto il massimo coinvolgimento delle regioni, sia singolarmente sia attraverso conferenze Stato-Regioni. Abbiamo ritenuto opportuno le parti sociali, sindacati e associazioni di categoria.”
“Nell’ultimo DPCM del 22 marzo, con cui sono state integrate ulteriori misure di contenimento del contagio, abbiamo fermato le attività non essenziali per il paese. La selezione delle filiere essenziale è risultata davvero molto elaborata e delicata. Nell’evidenziare che tutte le misure adottate si giustificano per la straordinarietà dell’evento, suscettibile di porre in immediato pericolo la salute dei cittadini, sono consapevole di un doveroso coinvolgimento del Parlamento. Per tale ragione, oltre ad aver trasferito in fonte di rango primario, abbiamo anche introdotto una più puntuale procedimento nell’adozione dei DPCM, prevedendo l’immediata trasmissione dei decreti emanati ai presidenti delle camere, con l’obbligo di riferire ogni 15 giorni le misure adottate alle camere.”
“La produzione dislocata di mascherine è fuori dal territorio nazionale, e dunque in una prima fase c’è stata difficoltà nel reperimento di mascherine, vista anche la diffusione del contagio. C’è stato anche il blocco delle esportazioni che ha imposto qualche paese, l’obbligo di dover pagare in anticipo la merce. Le terapie intensive in Italia sono passate in pochi giorni da 5343 a 8370, mentre i posti letto nei reparti specializzati sono aumentati per quattro volte in più, raggiungendo più di 26000 unità. Abbiamo convertito 78 ospedali in Covid-Hospital. Saranno inviati nei prossimi giorni nuovi medici negli ospedali in difficoltà, con una nuova ordinanza nelle prossime ore trasferiremo su base volontaria numerosi infermieri nelle zone più in difficoltà.”
“Questi loro medici offriranno il loro contributo nelle aree più colpite. Il Governo è pienamente consapevole che l’epidemia richiede una significativa risposta economica da parte delle istituzioni nazionali, europee e internazionali. Fin dal primo focolaio abbiamo tutelato i lavoratori e le imprese coinvolte nell’emergenza.”
A questo punto il Premier Conte ha fatto un nuovo sunto dei vari DPCM volti a sostenere il tessuto socio-economico del Paese.
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