Palermo, gli under sono già… grandi
I dodici ragazzi della squadra di Pergolizzi si affidano a Whatsapp per stare in contatto con i genitori
Super prova di maturità dei «baby» che hanno accettato di restare lontani dai loro cari.
Si soffre in isolamento. Chat, Playstation e allenamenti a casa per provare a superare un momento durissimo.
Lontano da casa, lontano dalle famiglie che in alcuni casi si trovano persino lì, nelle zone maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, che sottolinea la grande prova di maturità e la resistenza a cui sono chiamati i baby rosanero lontani dalle loro famiglie ed impossibilitati ad esserne raggiunti.
Sono in 12 che devono stringere i denti in questo particolare momento e lo fanno anche attraverso i social con cui riescono a stabilire qualche legame seppur breve e a distanza. I social aiutano ma non bastano ad attenuare l’ansia e l’angoscia di alcuni giovani rosanero che hanno le famiglie in zone calde del paese.
E’ il caso di Rizzo Pinna e Kraja.
Il numero 10 rosanero ha la famiglia a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, zona purtroppo caldissima in questi giorni dove i morti si contano ormai a centinaia.
Kraja invece ha la famiglia a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, anche questa zona ad alto rischio da cui i familiari non possono muoversi per raggiungere il figlio.
Un momento difficile per i baby rosanero che però non hanno manifestato nessuna opposizione alla decisione della società che, già prima che scoppiasse l’emergenza come la stiamo vivendo adesso, aveva stoppato i viaggi da e verso Palermo, per raggiungere le famiglie o farsi raggiungere.
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