«Palermo, mi mancano le vittorie Ora serve normalità poi si riparte»
Soffre la lontananza dai suoi cari e non vede l’ora di giocare.
Martinelli: “È una situazione seria. Adesso lavoriamo a casa e siamo costretti a imparare come si cucina”
L’articolo di Salvatore Geraci sul Corriere dello Sport, oggi in edicola, riprende le dichiarazioni del capitano rosanero Martinelli, rilasciate ieri al sito ufficiale del club.
“La mia famiglia abita vicino al confine, è una zona colpita dall’epidemia ma la Svizzera sta dimostrando la solita solidità statale con una gestione del problema all’insegna dell’organizzazione e della trasparenza. I miei familiari stanno bene, il pensiero va a mio fratello che è impegnato nel servizio militare obbligatorio… Trascorro lunghe giornate leggendo quotidiani e seguendo i telegiornali, per tenermi aggiornato. Sono in contatto con la mia fidanzata, Alice, che non vedo da tempo, guardo film, gioco un po’ con la PlayStation e cerco su Internet l’arredamento per la casa che sto ristrutturando a Mendrisio. Per fortuna, c’è Lancini, ci teniamo compagnia, siamo amici da tempo. Da solo sarebbe stato più triste. Prima, andavamo in un noto ristorante di Mondello, ora tocca a noi pensarci. Non lo avevo mai fatto. I miei compagni si divertono su Instagram e fanno bene, ma i social non sono il mio forte, basti pensare che non pubblico post dalla trasferta di Cittanova: una splendida foto di gruppo durante il viaggio di ritorno… La priorità non è il calcio, bisogna che si torni alla normalità per valutare l’opportunità di scendere in campo senza pericoli. L’auspicio è di superare al più presto l’emergenza per finire la stagione. Accetteremo qualsiasi decisione, compresa quella di giocare in estate, se sarà necessario. Ci stiamo allenando, facendo i compiti a casa. Se il campionato dovesse ricominciare, sarebbe un mini torneo. Testa e gambe faranno la differenza. Noi, ovviamente, saremo pronti”.
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