“Abbiamo avuto la fortuna di aver avuto in Sicilia il ceppo cinese che si è contenuto nella diffusione sia per le caratteristiche intrinseche del virus sia grazie alle norme di contenimento dei movimenti delle persone che hanno voluto Musumeci e Razza”. Queste sono state le parole dell’infettivologo Tullio Prestileo che ha parlato a proposito dell’emergenza Coronavirus in Sicilia.
Secondo il suo parere, nell’isola non si registrerà l'”ondata forte” che pure molti esperti ipotizzano imminente. Ecco le sue parole in merito: “Stavamo per rischiare con l’afflusso delle persone dal Nord al Sud che arrivasse anche il ceppo italiano ma è stato fermato in tempo. Non penso, che avremo l’ondata forte che alcuni epidemiologici e sociologi paventano. Io penso che si possa avere un atteggiamento di relativo e cauto ottimismo solo se i siciliani a Pasqua e Pasquetta non faranno sciocchezze”.
Tullio Prestileo ricorda poi due ipotesi possibili sull’utilizzo delle mascherine: “Uno studio, che già conoscevamo da tempo, ci dice che le particelle di saliva hanno una gittata di 1 metro un metro e mezzo, avendo un peso cadono a terra ed è difficile mettere le mani a terra e poi in bocca e quindi è un evento improbabile. Cosa diversa è in ambienti medicalizzati dove, per determinate caratteristiche ambientali, si formano gli aerosol che essendo leggeri viaggiano nell’aria e quindi se una persona senza mascherina rimane in quegli ambienti si può beccare i virus”.
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