Proprio il meno gettonato dei bomber, colui che subentrava sempre in quel Palermo di campioni, regalò all’Inter un pomeriggio abbastanza indigesto e un pareggio davvero alla squadra rosanero con una rimonta clamorosa.
Torniamo in serie A, all’11 Aprile del 2009, siamo a San Siro, un palcoscenico nuovo per Davide Succi che prima di allora non vi aveva mai giocato, era la sua prima stagione in A. E in una squadra di bomber riuscì a ritagliarsi il suo spazio, con sei gol all’attivo, quasi sempre subentrante.
E anche in quell’occasione andò così: sembrava una trasferta indirizzata a favore dell’Inter. Un 2-0 di vantaggio che non prometteva nulla di buono per i rosa. Poi nella ripresa prima Cavani e poi Succi a completare una magnifica e insperata rimonta.
Lancio di Bresciano per Miccoli, cross al volo e Succi, a centro area, brucia sullo scatto sia Chivu che Toldo, con un piattone destro che valse il definitivo 2-2.
Ecco come Davide Succi ricorda quei momenti, nell’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia:
“È forse il più bel ricordo della mia carriera, quando esultai per il gol c’erano mio padre e mio suocero in tribuna. Poi in quello stadio meraviglioso, con quella cornice di pubblico e in quel contesto fu tutto ancor più bello. Passammo dall’essere sotto per 2-0 a pareggiare la partita sul 2-2 grazie al mio gol. Guardare oggi l’immagine del tabellone con i marcatori di quella partita mi fa uno strano effetto: Balotelli, Ibrahimovic, Cavani… e Succi“.
Cosa rimane più impresso di quel Palermo?- “Erano bei tempi. Avevamo un
grande gruppo e una squadra con tanta qualità. Riuscire a ritagliarmi uno spazio importante in quel Palermo è stata una grande soddisfazione. Io arrivai veramente per caso, perché avevo segnato una doppietta in Coppa Italia contro i rosa quando ero al Ravenna. C’era diffidenza da parte di tutti, chiaramente, non avendo mai giocato prima in Serie A. Invece non solo mi trovai in A, ma in una squadra che lottava per l’Europa e l’anno dopo per poco non finiva tra le prime quattro“.
Succi conclude poi con un ringraziamento alla città ,anche lui infatti partecipa all’iniziativa “Insieme per Palermo“, per l’emergenza coronavirus:
“Io a Palermo sono tornato poche volte, ma mi è rimasta nel cuore. La città e il presidente Zamparini mi hanno dato la possibilità di entrare in un calcio che non avevo mai visto
prima“.
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