Il ritiro blindato dura due settimane
La Commissione Medico Scientifica della Figc ha consegnato a Gravina il protocollo per ripartire che andrà valutato dal Governo. La novità riguarda i primi 15 giorni
Giocatori divisi in gruppi in base ai risultati dei test Spadafora: «Spero di poter confermare la data del 4 maggio». Ma uno slittamento non è escluso.
Questi i titoli del Corriere dello Sport , oggi in edicola, nell’articolo di Andrea Ramazzotti che fa una sintesi di come il calcio potrebbe ripartire rispettando le norme della Federazione sportiva. Il Corriere dello Sport propone una tabella molto interessante che vi riportiamo a seguire, da cui però si evince che questi accorgimeti non potranno certo essere applicati nei campionati dilettantistici, per ovvie ragioni.
Le misure da adottare per la ripresa del lavoro
-I giocatori arriveranno a orari scaglionati per evitare gli assembramenti;
-Test da fare (3-4 giorni prima della ripresa): anamnesi accurata (spostamenti, contatti con Covid+, sintomi aspecifici), visita clinica e temperatura corporea, tampone RT-PCR «rapido» (da ripetere dopo 24 ore) + test sierologico IgM, IgG, visita di idoneità;
-Divisione del gruppo e dello staff tecnico in 3: 1) chi ha avuto la malattia con interessamento respiratorio, 2) chi l’ha avuta con sintomi lievi, 3) chi ha anamnesi negativa;
-Chi risulta positivo durante i test: allontanamento dal gruppo squadra, isolamento e sorveglianza clinica;
-Chi risulta positivo dopo la ripresa: allontanamento dal gruppo squadra, ed esami per tutti i compagni;
-Regole prima settimana: niente doccia negli spogliatoi ma in camera, distanziamento sociale a tavola, no camerieri, allenamento a gruppi, niente partitelle, dormire in camere singole.
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