Per l’esame di Maturità 2020 sembra profilarsi il maxi colloquio orale è ormai una certezza: adesso occorre stabilire le modalità in cui esso verrà svolto e soprattutto quando.
Sarà svolto in remoto oppure esiste la possibilità di svolgere l’esame in presenza davanti alla commissione? A questo risponde il ministro dell’Istruzione Azzolina:
“Il primo obiettivo – dice la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina – è garantire l’orale dell’Esame del secondo ciclo in presenza, un primo passo verso il ritorno alla normalità. Vogliamo tutti tornare a scuola come ci andavamo prima, ma dobbiamo usare la massima prudenza. Non possiamo vanificare gli sforzi fatti. Ovviamente – aggiunge – in questa fase dovremo dare supporto alle famiglie, su questo lavoreremo insieme ai ministeri del Lavoro e della Famiglia”.
Come segnala il Sole 24 Ore, la decisione ufficiale arriverà nelle prossime settimane con un’ordinanza ministeriale attesa per i primi di maggio, che aggiungerà un ulteriore tassello, si spera definitivo, sull’esame di Stato dopo la decisione formalizzata sabato scorso di costituire commissioni d’esame con 6 membri interni più il solo presidente esterno. Per conoscere i nomi dei commissari bisognerà aspettare, rispettivamente, il 30 aprile (per gli interni) e il 21 maggio (per gli esterni).
Da garantire al massimo la salute degli studenti, quindi sarà necessario scaglionare le presenze se davvero l’esame si potrà svolgere in classe. L’ipotetica data di partenza così è il 17 giugno, la data che era prevista per la prima prova; da emanare poi in dettaglio un protocollo con le misure di sicurezza da adottare, messo appunto insieme alle autorità sanitarie.
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