L’epidemia piano piano sembra diradarsi e l’estate si avvicina.
Per gli italiani l’estate è spesso sinonimo di mare e non è un caso che alcuni governatori regionali fra le prossime riaperture abbiano pensato anche al mare ed agli stabilimenti balneari. Lo stesso presidente Musumeci nell’ultima ordinanza presentata, ha dato il via libera alla manutenzione ed al montaggio delle cabine per i bagnanti. Evidentemente ritiene e si augura che la stagione balneare potrà avviarsi.
Si ma come? Da Modena, qualche giorno fa l’idea suggestiva di creare zone protette in cabine di plexiglass. Idea subito rispedita al mittente soprattutto perchè poco praticabile per la grande calura che si sarebbe sprigionata all’iterno. Ed allora?
Con la Sicilia, anche la riviera romagnola fa del turismo balneare uno dei suoi punti di guadagno economico e proprio da Riccione, patria del divertimento balnerae soprattutto della generazione precedente, arriva una possibile soluzione.
A parlare è il sindaco di Riccione, Renata Tosi, che intervistata da Carlo Cavriani per il QN -Quotidiano Nazionale, dice: ”
“Da giugno Riviera aperta. Noi romagnoli accettiamo le sfide: numero chiuso e meno aggregazioni, ma sarà vacanza”
Dobbiamo dimenticarci quelle degli anni scorsi. È come se ricominciassimo da zero. Sarà una spiaggia con meno ombrelloni, con meno aperitivi, meno aggregazioni. Lo sfruttamento intensivo degli spazi sarà un lontano ricordo. Pensiamo di contingentare gli ingressi in spiaggia, magari con tanto di prenotazione. Sarà una vacanza diversa, più attenta e responsabile, ma sarà sempre una vacanza….plexiglass fra gli ombrelloni? Lasciamo perdere. Una bella idea ma solo per chi produce quel materiale…Anche gli hotel devono adeguarsi. La necessità di mantenere il distanziamento sociale modificherà la vita negli alberghi. Nelle sale ristorante, il rispetto delle distanze tra i tavoli sarà categorico. Penso che si possa anche pranzare in spiaggia, sotto l’ombrellone. O fare colazione esclusivamente in camera, magari con una bella vista sul mare… Scordiamoci tutti i grandi eventi. Riccione li ha rimandati all’anno prossimo. Non si possono illudere le persone..per non perdere la nostra forza lavoro e per mantenere queste persone legate al territorio, come amministrazione abbiamo il progetto di dirottare questi lavoratori del turismo all’agricoltura, che fatica a compensare la perdita di braccianti stranieri a causa delle frontiere chiuse contro il coronavirus…I romagnoli sono gente orgogliosa. Non hanno bisogno di reddito di cittadinanza”.
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