In Sicilia si registra un nuovo Focolaio. Tra i tamponi che sono stati effettuati ed inviati al policlinico per l’esaminazione e quelli che stranamente sono risultati negativi, alla fine si contano circa 39 contagiati. Questi sono i numeri registrati in una piccola struttura sanitaria a Caltagirone in privincia di Catania. Alcuni parenti dei dipendenti avrebbero già manifestato i calssici sintomi da Covid-19 e la città di Sturzo rischia di essere adesso una nuova zona rossa dell’isola.
La ricostruzione. Una dipendente della casa di riposo, già in isolamento domiciliare perchè suo marito era stato trovato positivo al Covid, si sottopone a test che conferma anche in lei la presenza del Coronavirus. A quel punto scatta l’allarme e giorno 11 Aprile l’ufficio viene chiuso e i dipendenti messi in isolamento e sottoposti a tampone. L’Asp di Catania che nel frattempo monitora la situazione ha preparato altri test seriologici giorno 19 Aprile, quando ancora non erano arrivati quelli di giorno 11; “Un gioco d’anticipo” come è stato definito.
Giorno 19 Aprile dei dei 46 test somministrati (serilogici) 44 risultano negativi, ma due sono positivi, motivo per cui l’Asp di Catani ha deciso di sottoporre nuovamente a tampone il personale ed è quest’ultimo (quello di giorno 20) a risultare il più preoccupante. Nel giro di due ore infatti, arrivano sia i test effettuati giorno 11 Aprile, sia quelli del 20: Il primo non ha destato preoccupazioni, visto che è risultato positivo al Covid soltanto un dipendente che tra l’altro, ignaro della situazione (asintomatico), ha continuato a svolegre il suo lavoro nella struttura. Il secondo ha contato invece 39 contagiati e 6 di questi sono del personale sanitario, senza dimenticare che si aspetta ancora l’esito di molti altri tamponi effettuati.
Il Sindaco Gino Ioppolo, che in queste ore segue da vicino l’evolversi della questione, ha così commentato la vicenda: “Ho ricevuto precise rassicurazioni che la situazione è sotto controllo e che tutte le procedure e i riscontri del caso sono stati messi in atto, continuo a seguire passo dopo passo la situazione in stretto raccordo con le autorità sanitarie impegnate a contenere rischi ulteriori di contagi”.
Poi conclude: “Ci troviamo di fronte ad un fatto che avremmo potuto evitare se solo i risultati fossero arrivati in tempo utile per scongiurare quello che oggi è accaduto. Da parte nostra sin dal primo giorno abbiamo ottemperato ad ogni opportuno controllo invitando chi di competenza a fare i dovuti controlli che sono stati fatti tempestivamente. Abbiamo ricevuto ogni supporto necessario da parte dell’Asp 3 di Catania e dall’Ospedale Gravina di Caltagirone che si sono prodigati senza sosta e giornalmente per monitorare la situazione in attesa che i tamponi venissero analizzati. A loro va il nostro ringraziamento per il supporto e la professionalità dimostrata”.
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