Il virologo Robert Gallo: “Non abbiamo un vaccino contro il coronavirus? Usiamo quello per la polio”
Il pioniere delle scoperte sull’Aids sta per iniziare una sperimentazione: “Mi aspetto che dia una protezione di alcuni mesi. Ma è un vaccino sicuro che è possibile ripetere più volte e ci aiuterà a bloccare la trasmissione”. Sull’epidemia: “Ce l’aspettavamo, ma non con questa straordinaria contagiosità”.
L’intervista di Elena Dusi su Repubblica con Robert Gallo il virologo che nel 1983 scoprì l’Hiv come causa dell’Aids.
Gallo è e direttore dell’Istituto di virologia umana alla School of Medicine dell’università del Maryland e cofondatore e consulente scientifico del Global Virus Network, una rete internazionale di istituti di eccellenza presente anche in Italia.
Vi riportiamo alcune delle sue dichiarazioni importanti su come affrontare questa pandemia:
“Funzionerà. E fermerà l’epidemia. Sono pronto a giocarmi la carriera. Il vaccino contro la polio funzionerà. Siamo in attesa delle ultime valutazioni. Dovremmo partire fra un mese e mezzo. Alcuni vaccini sono efficaci non solo direttamente contro le malattie per le quali sono studiati. Negli anni ’70 in Russia si effettuò una campagna di vaccinazioni anti-polio a tappeto. L’inverno successivo non si verificarono o quasi casi di influenza. L’osservazione è stata ripetuta anche in seguito. A Singapore si è osservato che il vaccino antipolio riduce l’influenza stagionale di quasi il 400%. La polio, come il Covid e l’influenza, sono causati da virus con un genoma a base di Rna. E’ plausibile che un vaccino stimoli il sistema immunitario ad agire non solo sull’uno, ma anche sugli altri. Sono convinto che funzionerà. Darà una protezione di qualche mese. Non è una soluzione definitiva, ma il vaccino può essere ripetuto tranquillamente. E’ usato da decenni in tutto il mondo e sulla sua sicurezza non abbiamo dubbi. E’ economico, si somministra con poche gocce sulla lingua e può essere prodotto in grandi quantità. Abbiamo avuto due epidemie di coronavirus negli ultimi vent’anni, Sars e Mers. Sarebbe stato miope non aspettarsene un’altra. Quel che mi ha stupito è stata la contagiosità di questo virus. La sua velocità di propagazione. Ho ascoltato il governatore di New York Andrew Cuomo dire che non dimenticheremo mai la lezione. Su questo non mi faccio illusioni. Dopo una decina d’anni, dimentichiamo sempre. L’ho imparato dall’Aids.”
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