Riforme, alleati, nuova Fase2, così Conte si prepara a rispondere all’offensiva di Renzi.
Il premier teme più l’aggravarsi della crisi sociale ed economica che le manovre in Parlamento.
L’idea di attuare subito un pacchetto di norme per sburocratizzare il Paese
Più che le manovre interne al Palazzo di Matteo Renzi, Giuseppe Conte teme la rivolta sociale nel Paese, che entro l’estate potrebbe erodere il capitale di consensi che il premier ha incrementato negli ultimi due mesi. Perciò ieri ha chiesto scusa a quella larga fetta di italiani che non hanno ancora visto un euro dei sussidi promessi.
Inizia così l’articolo di Concetto Vecchio sul Corriere della Sera.
“Ci sono stati e ancora continuano alcuni ritardi nelle somme da erogare, come pure complicata si sta rivelando la partita dei finanziamenti. Chiedo scusa a nome del governo, e vi assicuro che continueremo a pressare perché i pagamenti e finanziamenti si completino al più presto”, ha scritto ieri Conte su Facebook
Il pemier, che nelle prime settimane di gestione della crisi covid, ha guadagnato moltissimi consensi tra la popolazione, negli ultimi giorni subisce attacchi da diverse fazioni: Salvini, Melaoni e adesso anche da Renzi.
Pd e Mov.5 Stelle lo difendono, giudicandolo insostituibile e c’è chi invece suggerisce di “disinnescare Renzi una volta per tutte”.
Qualcuno ci legge il suggerimento di sostituire Renzi dalla maggioranza (con esponenti moderati di Forza Italia?) e Berlusconi, pur non appoggiando apertamente l’alleanza con i 5 stelle potrebbe avallare in silenzio l’operazione.
Conte è convinto che Renzi non staccherà la spina e Mattarella non vede altre maggioranze.
Ma c’è un fatto esterno che potrebbe travolgere ogni ragionamento. E sul quale scommettono i suoi avversari, a cominciare da Renzi e Salvini. Ovvero che la recessione potrebbe essere presto così grave da scatenare un vasto malcontento sociale che dilagherebbe di lì a poco nelle piazze, sia al Sud che nel vasto arcipelago delle partite Iva al Nord. A farne le spese sarebbe proprio il premier, che come ha ricordato Renzi “parla soprattutto ai garantiti”. Conte è convinto che non è solo colpa del suo governo se gli aiuti non sono arrivati come aveva immaginato, e ritiene che le banche potrebbero fare di più.
Ecco perchè il premier metterà in campo una serie di provvedimenti per snellire la burocrazia e velocizzare l’erogazione di soldi.
“Non farò finta di non sentire i vostri consigli, le vostre sollecitazioni, la vostra rabbia, la vostra angoscia. Non cadono nel vuoto. Sono piuttosto il vento che spinge più forte l’azione del governo” ha scritto su Facebook.
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