In soli due anni ha portato i giocatori rosanero a sognare la Champions e addirittura lo scudetto prima che quel ginocchio cedesse definitivamente. E’ stato il bomber rappresentativo di un’era: 23 gol in 57 presenze. E gli ultimi due, realizzati proprio contro la Lazio 12 anni fa. In un addio che fu dolce.
Ancora oggi è vivo l’amore tra Amauri e la gente di Palermo e non sarà forse mai spento. Otto reti nella prima stagione, chiusa suo malgrado a metà campionato; e quindici nella seconda, traguardo tagliato grazie ad una doppietta con cui il Palermo batté la Lazio all’«Olimpico». Gol che valsero al brasiliano la possibilità, come scrive il Giornale di Sicilia, di trasferirsi alla Juventus, grazie soprattutto alla doppietta realizzata contro i bianconeri.
Contro la Lazio la storia fu diversa: una reazione d’orgoglio di Amauri, dopo aver fallito il rigore parato da Muslera, che poteva pareggiare quello andato a segno invece da Pandev.
Ma il brasiliano non si arrese e ribaltò il match prima con il solito colpo di testa ed infine con un’incornata vincente delle sue, regalando al Palermo la prima vittoria esterna nel girone di ritorno.
Una settimana dopo fu grande l’ovazione per Amauri dei 24.000 mila presenti allo stadio: un saluto per un grande campione che aveva regalato ai rosa gioie, sogni e speranze. Non importava in quel momento la sconfitta ma soltanto gli applausi per il proprio idolo, mai risparmiati nemmeno da avversario.
Ecco il video del match:
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