“Questa esperienza così forte e difficile ha contribuito a temprare il mio carattere – dichiara Manuel Peretti ai microfoni di ssdpalermo.it – ma quello che ho provato io è nulla in confronto al dolore delle migliaia di persone che hanno sofferto e continuano a soffrire per via della pandemia. In questi mesi ho sentito più del solito la mancanza della mia famiglia anche se grazie ai social siamo stati sempre in contatto, tuttavia è stato giusto restare in Sicilia, una delle regioni con il minor numero di contagi. In questi mesi di isolamento è stato molto importante l’affetto ed il sostegno dei miei coinquilini, Fallani e Langella, ma anche quello di tutte le componenti del club. C’è stato anche spazio per qualche sorriso, sarà impossibile dimenticare le challenge sui social e gli esperimenti culinari insieme a Langella, il nostro pezzo forte è la crostata alla marmellata di frutta. Io credo che ci vorrà del tempo per tornare alla normalità o, chissà, forse dovremo abituarci a convivere con il rischio di contrarre un virus, sono tutti interrogativi che difficilmente adesso trovano delle risposte”.
“Sono entusiasta per la decisione della Società di riaprire il Barbera per permetterci di effettuare sedute individuali facoltative in alternativa al lavoro a casa è senza alcun dubbio una soluzione perfetta in attesa di poter presto tornare a svolgere i tradizionali allenamenti. Respirare l’aria della domenica, correre sull’erba e rivedere i miei compagni anche se da lontano mi ha ridato la felicità. La speranza di noi tutti è quella di tornare presto a giocare e continuare a vincere sul campo, ma è oggettivamente difficile che la Serie D possa concludere la stagione per via delle enormi difficoltà economiche dei club, tranne ovviamente il Palermo che si pone sullo stesso livello organizzativo delle società della massima serie. Non resta quindi che aspettare le decisioni delle istituzioni che stanno valutando come far ripartire e riformare il calcio, noi lo facciamo con serenità perché del resto i nostri meriti sono stati evidenti per l’intero campionato fino all’ultima gara che abbiamo potuto disputare, la classifica parla da sola. Nell’attesa noi continuiamo a lavorare come se dovessimo tornare a giocare domenica prossima, in questo modo manteniamo al top la concentrazione e la forma fisica”.
“E’ stata l’annata più importante della mia vita calcistica. Il passaggio dalle giovanili al calcio dei grandi a volte può essere traumatico, io invece ho avuto la fortuna di essere approdato in un grande club con una tifoseria straordinaria, che mi ha dato la possibilità di maturare e migliorarmi senza eccessive pressioni. Come è noto io sono in prestito dall’Hellas Verona, sono certo che in estate entrambe le società prenderanno la decisione migliore per il mio futuro e se dovesse proseguire la mia esperienza in rosanero sarei molto orgoglioso”.
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