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Lunedì riapre tutto: così le nuove regole

Lunedì si riapre tutto: le regole di Musumeci
Dallo Stato arriva il via libera: la Sicilia si prepara ad autorizzare negozi, parrucchieri, bar e ristoranti.
Gli esperti dettano le misure di sicurezza, dalla distanza fra i tavoli al taglio di capelli su prenotazione
La Regione attende le disposizioni di sicurezza da Roma, ma ha pronti i protocolli indicati dagli esperti.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

Lunedì in Sicilia riapriranno bar, ristoranti, parrucchieri e negozi. Ieri, alla conferenza Stato- Regioni, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dato il via libera ad aperture differenziate nelle aree con contagi bassi, prevedendo la possibilità di un intervento di Roma per richiudere tutto in caso di incremento dei ” positivi” da coronavirus.
Inizia così l’articolo di Antonio Fraschilla e Claudio Reale che sottolineano come si aspetta quindi una nuova ordinanaza del governatore Musumeci con cui si procederà al via libera per quelle attività che lo stesso presidente della Regione aveva stimolato.
E artigiani e commercianti aspettano anche le istruzioni dell’Istituto Superiore di Sanità per quanto la Sicilia sembri pronta in virtù di protocolli regionali già concordati con il comitato scientifico.

Nei bar e nei ristoranti la distanza tra i tavolini, dovrebbe garantire una separazione tra i clienti di almeno tre metri all’interno e di un metro e mezzo all’esterno. Camerieri e personale del locale dovrebbero utilizzare almeno mascherine chirurgiche all’esterno e Ffp2 all’interno, e in ogni caso sempre i guanti, che dovranno cambiare più volte durante la giornata, si legge sul giornale.

Parrucchieri, barbieri e centri di estetica aperti solo dietro prenotazione e comunque obbligati a lasciare una distanza di 3 metri fra i clienti e l’utilizzazione di mascherine con «filtrante» , quindi almeno ffp2.
Per i negozi varranno le stesse regole che per gli alimentari: ingressi scaglionati, uso di mascherine e sanificazione continua degli ambienti e di quanto in esposizione.

Musumeci, comunque, vuole attenersi alle indicazioni che arriveranno da Roma e comunque, in via preferenziale, ai protocolli dell’Inail e dell’Istituto superiore di sanità: al massimo il governatore potrebbe prevedere regole anche più restrittive nell’Isola, come una distanza maggiore tra i tavoli interni dei locali, scrive Repubblica.
Musumeci insomma non vuole rischiare un repentino abbassamento della guardia che possa creare pericolosi focolai per un virus ancora presente. E regole chiare ha chiesto anche il sindaco Orlando: “Il governo nazionale deve smetterla di fornire date senza dire ad esempio cosa deve fare un barbiere per aprire. Le regole sono più importanti del mero elenco di chi apre e chi chiude“.
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