Oggi potrebbe essere il giorno del Decreto Aprile, poi diventato decreto Maggio, poi diventato Decreto Rilancio sebbene qualcuno si diverta a chiamarlo Decreto Ritardo.
Un decreto atteso da tanto tempo che dovrebbe contenere tante nuove norme, sanitarie ed economiche ma anche sociali legate cioè alla regolarizzazione dei migranti, vero nodo del Governo.
Un decreto che dovrebbe aprire la strada verso una nuova fase di riaperture delle attività e stabilire i criteri sanitari da adottare. Ed in tal senso non si placano le polemiche legate alle mascherine. Ieri presa di posizione del commissario Arcuri che senza mezzi termini ha ribadito che il prezzo è e sarà di 0,61 centesimi (inclusa Iva) con buona pace per gli speculatori. Ma sul problema mascherine è nata una polemica-scontro con le farmacie. Problema legato alla rete di distribuzione che ha suggerito l’idea di utilizzare altri canali: supermercati e tabaccai.
I tabaccai infatti, hanno una capillare rete di vendita, visto che coprono 7.400 Comuni su 7.900.
Ed anche i supermercati sono luoghi deputati alla vendita degli importanti dispositivi di sicurezza, come ammette lo stesso Arcuri: “Nell’ultima settimana i supermercati e la grande distribuzione hanno venduto 19 milioni di mascherine al prezzo di 50 centesimi più l’Iva. Dobbiamo lavorare tutti affinché si trovino le mascherine anche in farmacia“.
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