E’ andata oggi in onda sul canale YouTube del Talleres una video intervista con Javier Pastore, che ha parlato delle offerte costantemente in arrivo dalla Cina e del suo futuro, con qualche sogno nel cassetto.
Immancabile un ricordo sugli anni a Palermo, quando El Flaco era appena sbarcato in Europa e si apprestava a trasformare tutta la timidezza di un fisico esile in una lucente stella del calcio europeo dal talento sopraffino.
Il Talleres è stata la prima squadra di Pastore, che passò poi all’Atletico Huracan prima di approdare alla corte di Zamparini grazie all’allora ds Walter Sabatini, che ha sempre dichiarato come dopo il calcio sopraffino mostrato a Palermo, Pastore si sia “seduto” non raggiungendo i livelli a cui avrebbe potuto ambire.
Nel corso dell’intervista Pastore ha dichiarato di ricevere da 4 anni offerte dalla Cina ma di non essere interessato.
Le sue parole sullo sbarco in Sicilia: “I primi tre mesi sono stati come una vacanza, sono sincero. Stavamo in hotel vicino alla spiaggia, quindi mi allenavo, poi tornavo all’hotel e andavo al mare. All’inizio è stata dura, avevo 19 anni. Un’esperienza molto bella, ci sono rimasto due anni. La squadra giocava bene a calcio, era un sogno. Giocavo con giocatori giù consacrati come Miccoli, Cavani e Balzaretti. Giocavo contro campioni come Buffon o Totti, non ci potevo credere. Volevo le maglie di tutti, era l’unica cosa che mi interessava”
Sull’ipotesi e la voglia di far ritorno in argentina: “La voglia c’è sempre ovviamente. E’ un sogno che ho qui con me, ma che per ora non posso toccare con mano. Ma penso che si realizzerà. Non è solo il tornare a giocare a Cordoba, ma stare vicino ai miei amici e la mia famiglia, che sono le cose che mi mancano di più“
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