La società pare intenzionata a trovare un sostituto dell’attuale tecnico
L’allenatore ha svolto egregiamente il suo compito ma la conferma non è sicura…
Non siamo ai soliti ribaltoni in stile Zamparini, però si cerca sempre altro
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
Allenatore che vince si cambia. La storia anche recente del Palermo è piena di esempi che spiegano come il sempre più probabile addio di Pergolizzi alla panchina rosanero non vada considerato una sorpresa.
Inizia così l’articolo di Paolo Vannini che sottolinea come spesso nel mondo del calcio un allenatore ritenuto adeguato ad una categoria, non lo si considera adeguato ad una categoria superiore.
Storie di rotture. De Grandi, Caramanno, Orazi, Sonzogni e Sella, e con sfumature non proprio identiche, Papadopulo e lo stesso Delio Rossi. Tutti allenatori che hanno vinto col Palermo ma l’anno dopo non hanno potuto godere i frutti di quei risultati scrive Vannini che ribadisce come i legami possano interrompersi anche dopo successi e promozioni e cita l’improvvisa rottura fra il presidente Barbera e De Grandi, che aveva condotto i rosaneo in A.
E sempre per restare in categorie inferiori, la storia dell’esonero di Caramanno che riportò il Palermo in C1 ma i suoi metodi non erano graditi al Consiglio di Amministrazione che lo esonerò prendendo come scusa la sua poca esperienza in C1. L’anno dopo Caramanno ottenne la B col Foggia superando proprio il Palermo. E si continua con l’esempio di Orazi che portò il Palermo in B e vinse la Coppa Italia di categoria. ..il dubbio di un contatto fra Orazi e l’Udinese spinse il Palermo a cacciarlo. Il prescelto per avvicendarlo. il giovane Enrico Nicolini, durò 3 partite. E Vannini continua citando anche Sonzogni, Sella, Rosati.
Una statistica che vede in 5 promozioni dalla categoria inferiore, solo una conferma del tecnico per il campionato superiore… ma durò solo 8 partite, Ferrari fu sostituito da Gianni Di Marzio.
E poi l’era Zamparini che in fatto di allenatori ed esoneri non faceva più notizia. Da Papadopulo a Delio Rossi, dopo la finale di Roma… con la richiesta del tecnico di non cedere i giocatori migliori. La proprietà risponde picche, Rossi va via, Pioli al suo posto durerà lo spazio di un preliminare di Europa League. Il destino di Pergolizzi non è ancora definitivo ma la sensazione è quella che per restare, a volte, non basta neppure vincere, scrive Vannini in conclusione di articolo.
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Quando un allenatore chiede la conferma dei giocatori deve chiedere pure agli interessati se hanno voglia di restare.Invece Delio Rossi voleva che Zampa tenesse i migliori non riflettendo che i calciatori volessero cambiare aria e pretendessero lo stesso ingaggio che le altre squadre gli avrebbero assicurato ..cosa che onestamente la Società del Palermo non poteva fare…NESSUNO VOLEVA RESTARE…volevano andare via e per soldi e per prestigio. Infatti nessunò ando in squadre inferiori…