Coronavirus: a Trapani zero casi da 15 giorni. «Già chiuso il reparto Covid».
La provincia siciliana ha i dati migliori di tutta Italia: in base ai parametri dell’Oms è a metà del cammino verso la fine della pandemia. Attualmente solo 6 casi attivi.
Questo il titolo di un articolo di Claudio Del Frate, sul Corriere della Sera.
Sembra proprio che la liberazione dal Covid-19 in Italia debba tenere conto di come venga gestita l’emergenza proprio nell’estremità sud occidentale della penisola. Il Sud ha, dall’inizio della pandemia, fatto i conti con pochi casi, ma mentre il Molise sta affrontando una drammatica situazione con un ritorno di fiamme di contagi, proprio la provincia siciliana di Trapani è a metà di un percorso straordinario.
Secondo i parametri OMS, una pandemia può definirsi conclusa dopo 28 giorni a contagi zero e Trapani sta istruendo tutti.
Non soltanto Trapani ma nell’intera provincia i casi attualmente attivi sono pochi, appena 6 (due nel capoluogo, uno a testa ad Alcamo, Castelvetrano, Valderice e Mazara del Vallo).
I numeri “positivi” non si fermano qui: da quando è scoppiata l’emergenza i positivi al tampone qui sono stati in totale 125 (più dieci che hanno contratto il virus fuori dalla Sicilia), le persone decedute 5, i guariti 114. Nessun’altra zona d’Italia può contare su numeri altrettanto positivi . Su una popolazione di poco inferiore ai 400.000 abitanti, in base a quando comunica l’azienda sanitaria territoriale, sono stati eseguiti 6.200 tamponi e oltre 15.000 test sierologici.
“Dal punto di vista sanitario stiamo ormai tornando alla normalità – dice Fabio Damiani, direttore generale dell’Asp di Trapani – proprio oggi, giovedì, e’ stato dimesso l’ultimo paziente Covid ricoverato nel reparto apposito che avevamo allestito nell’ospedale di Marsala; chiude anche la struttura alberghiera di Trapani che avevamo destinato ai malati non acuti in fase di convalescenza. Insomma, le misure di contenimento da noi predisposte, assieme al ricorso ai tamponi, si sono rivelate efficaci”.
Questi numeri non fanno che rincuorare l’intera Sicilia che vive del turismo, ecco infatti ciò che dice Damiani in tal proposito: “Con le dovute precauzioni – spiega ancora Fabio Damiani – i turisti sono i benvenuti: pensiamo ad esempio a una sorta di passaporto sanitario che potrebbe garantire la ripresa in sicurezza di molte attività“.
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