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Nozze e Covid-19, anche i promessi sposi dicono: “Questo matrimonio non s’ha da fare”

Adesso con moltissime restrizioni si potrebbe celebrare un matrimonio, con la presenza dei propri cari. Ma ancora moltissimi sono i nodi da sciogliere e i promessi sposi non vogliono “rovinare” il giorno più bello della loro vita dietro a mascherine e norme stringenti di distanziamento sociale.

A Malincuore quindi, molti si trovano costretti a rinviare, con una grave perdita economica ma anche con un rinvio che comporta anche uno slittamento di progetti di vita e desideri insieme. Come Vanessa che racconta a Repubblica come avesse scelto appositamente la data del 17 giugno 2020, non credendo alla tesi della scaramanzia, forse il coronavirus, l’ha smentita in qualche modo:

Volevo sfatare la convinzione che il 17 è un numero sfortunato, oltretutto è il numero legato al mio segno zodiacale. Invece il virus ha sconfessato me. E così abbiamo scelto il 15 luglio 2021“.

Proprio sulla modalità in cui potranno essere svolte le cerimonie parla l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice: “Cerimonie dignitose, ma sobrie per ridurre i tempi di permanenza in luoghi chiusi. Ogni invitato sarà seduto ad un metro e mezzo di distanza dall’altro, nessun coro ma solo l’organista ad animare la celebrazione. Alla fine della celebrazione tutte le panche utilizzate verranno sanificate. Per evitare incertezze su chi potrà partecipare al rito del matrimonio, sui siti delle parrocchie palermitane saranno a breve indicati i posti a sedere disponibili. Lo stesso numero sarà affisso anche sui portoni delle chiese“.

A ciò si lega una generale incertezza che non fa che rendere snervante uno dei momenti più belli nella vita di coppia, così racconta Monica: “La data è il 30 luglio ma non ho ancora i documenti in regola perché dalla Chiesa ci continuano a dire che è presto per spiegarmi le modalità della mia cerimonia. Ma presto in che senso? Voglio capire se indosseremo le mascherine o no per quella data“.

Non devono mancare nell’Era Covid dei riferimenti importanti per questi novelli promessi sposi, una di queste è padre Antonello Abate, il parroco di  San Pietro Abate, una delle chiese più gettonate a Modica, che afferma: “Rimaniamo in contatto con le coppie per fornire tutti i consigli utili, sono stati annullati circa 40 matrimoni“.

Poi esistono anche coppie come Rosalinda e Marco, fidanzati da ben 13 anni, non volevano aspettare ancora: “La data era l’11 luglio ma resterà un giorno senza ricordi. Abbiamo deciso di non sposarci più. In chiesa le regole sono troppo vincolanti, non sappiamo cosa faremo“.

Niente baci, foto di gruppo, riso lanciato… tutto rimane un vago ricordo…