Il ministro dello Sport: “Se la curva lo consentirà, saremo pronti a modificare questa regola in maniera meno stringente. Se tutto andrà bene, non vedo perché la serie A non possa ripartire il 13 giugno. Da parte nostra non c’è nessun ostruzionismo.”
Questo il titolo di un articolo sull’edizione online del Corriere dello Sport.
Il calcio vuole fortissimamente ripartire, quello professionistico di serie A e serie B, ma si discute ancora su norme e protocolli di sicurezza da rispettare.
Alcune limitazioni sembrano troppo severe ed è un continuo confronto fra le istituzioni del calcio per provare a snellire qualcosa.
Il nodo che adesso bisogna risolvere è uno: cosa succede se si trova un giocatore positivo? Stop al campionato e tutti in quarantena?
Le dichiarazioni del ministro dello Sport Spadafora, intervistato ieri sera su Rete4:
“Se la curva dei contagi nei prossimi 10 giorni lo consentirà, massima disponibilità da parte nostra a rivedere in maniera meno stringente questa regola. L’auspicio è che le regole vengano rispettate. Da parte nostra nessun ostruzionismo o voglia di mettere in difficoltà… Oggi con mia sorpresa ho letto che la Lega dice di avere difficoltà ad attuare il protocollo che Figc e la stessa Lega ci hanno proposto. Oggi si rendono conto che per autoisolarsi non hanno i centri adatti. Ma non lo avevamo chiesto né noi né il Comitato tecnico scientifico. Se non sono in grado di farlo ne prendiamo atto. Se la Figc ritiene che non ci siano le condizioni per l’autoisolamento di tutta la squadra, va bene, ce lo dicano, purché rispettino poi le regole che rispettano gli altri sport. Da parte nostra c’è la massima disponibilità, se gli allenamenti non possono ricominciare, riparliamone, purché partano. Proprio ieri abbiamo visto su un quotidiano le immagini di un presidente un po’ furbetto che in barba alle regole ha fatto allenare insieme la squadra. Da noi massima disponibilità, basta che gli allenamenti ripartano. In ogni caso se tutto questo va in successione non vedo perché il 13 giugno non possa ripartire il campionato… Il 18 tutti gli allenamenti degli sport di squadra, quindi anche il calcio, ripartiranno. Le regole sono sempre le stesse, allenarsi mantenendo le distanze. Saranno quindi allenamenti diversi da quelli tradizionali almeno per queste prime due settimane. L’altra cosa importante è che tutto il mondo dello sport di base, delle palestre, dei centri di danza, circoli, dei personal trainer e dei circoli del tennis, potranno riaprire dal 25 maggio. Voglio rassicurare che il protocollo previsto per queste strutture non è un protocollo così rigido da non poter riaprire. Sono misure per il distanziamento per riaprire in sicurezza. Proprio per queste strutture abbiamo approvato nel decreto un fondo perduto per andare incontro alle esigenze e ai mancati incassi di questi mesi”
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