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Corsa a ostacoli per salvare il Catania

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La procura chiede il fallimento del club, a giorni la nuova proposta di acquisto. Il sindaco Pogliese: ” Fate in fretta”.
L’udienza davanti alla sezione fallimentare del tribunale è fissata per il 25 maggio

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

Settantaquattro anni di storia appesi ad un filo che, col passare dei giorni, diventa sempre più sottile, e la cui tenuta adesso passa dalla verifica più ardua: l’udienza pre fallimentare del 25 maggio…
Inizia così l’articolo di Alessandro Vagliasindi che sottolinea come il tribunale dovrà decidere se il Catania deve fallire oppure si può ricorrere ad amministrazione giudiziaria per portare avanti il club.

La Procura ha chiesto il fallimento soprattutto per la posizione debitoria del club nei confronti dell’erario ma anche per le perdite degli ultimi 5 anni e per le recenti criticità evidenziate dalla procedura di messa in mora, promossa dai calciatori in rosa ( non anche dal tecnico Cristiano Lucarelli) per il mancato pagamento delle retribuzioni dei mesi di gennaio e febbraio, scrive Vagliasindi .
Preoccupano in Procura anche le vicende di Finaria (società che controlla il Catania) e di Meridi (5% di azioni del club), sottoposta a gennaio a procedura di amministrazione straordinaria

Tuttavia, la Procure, in subordine al fallimento, ha avanzato richiesta di rimozione dell’attuale consiglio di amministrazione del Calcio Catania ( composto da Di Natale, Astorina e Scuderi), per dare continuità alla gestione, attraverso un nuovo management nominato dal Tribunale, si legge su Repubblica.
Mentre il club non replica, parla il sindaco del capoluogo etneo, Pogliese: “Gli appelli ripetutamente lanciati alla proprietà del Catania sono purtroppo caduti nel vuoto col solo risultato di avere aggravato il pesantissimo onere debitorio e obbligato l’intervento della magistratura penale . Un atteggiamento valutiamo gravemente irrispettoso nei confronti di 74 anni di tradizione calcistica. Non c’è altro tempo da perdere. Con un sussulto di dignità si dia subito una svolta alla guida societaria”.
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