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E’ il palermitano Alberto Samonà il nuovo assessore leghista ai Beni culturali

Trovata l’intesa fra Nello Musumeci, governatore della Sicilia, e Matteo Salvini, segretario della Lega, sulla nomina del nuovo Assessore Regionale ai Beni culturali. Si tratta del giornalista Alberto Samonà, responsabile del settore cultura della Lega siciliana e direttore del sito “Ilsicilia.it”.

Samonà, giornalista professionista, intellettuale e scrittore, appassionato di filosofia orientale, è nato a Palermo nel 1972. Componente del Cda della Fondazione Piccolo di Calanovella, è il direttore del sito giornalistico “Il Sicilia.it”.

Ad ufficializzare la nomina una nota di Palazzo d’Orleans:
Samonà – si legge nella nota – appartiene ad una illustre famiglia di architetti e studiosi della tradizione popolare siciliana. Lo stesso neo assessore ha scritto e pubblicato numerosi saggi ed è consigliere d’amministrazione della prestigiosa Fondazione Piccolo di Calanovella. Dal settembre 2018 è responsabile del settore cultura della Lega Sicilia”.

“Dopo l’irripetibile stagione dei tecnici – ha dichiarato Musumeci – Alberto Samonà è la giusta sintesi della militanza politica e della competenza professionale. Lo conosco da anni e sono certo che saprà svolgere con passione il ruolo che, di intesa con il suo partito, ho voluto affidargli”.

Soddisfatto anche Matteo Salvini:
 “Per noi e la Sicilia è una notizia straordinaria, siamo orgogliosi di poter offrire a questa terra meravigliosa l’impegno e le buone pratiche amministrative della Lega.”

Per il senatore Stefano Candiani, commissario della Lega in Sicilia l’obiettivo è tagliare la burocrazia e rafforzare il ruolo della Sicilia come punto di riferimento culturale nel mondo:
“Siamo pronti a collaborare con tutte le persone capaci e di buona volontà, senza quei pregiudizi che abbiamo visto negli ultimi giorni da parte di troppi anti-leghisti per partito preso”. 

Samonà molto noto negli ambienti della destra siciliana, si era candidato al senato nel 2018 nella lista del Movimento 5 Stelle. Venne poi estromesso poco prima della chiusura delle liste per decisione di Luigi Di Maio. Decisione contro la quale il neo Assessore aveva presentato una querela.