Succede a Vicenza, dove una cinquantina di gestori di bar hanno scelto di portare un caffè a 1,30 euro e un cappuccino a 1,80. Strategia non condivisa, per ora, da altri centri.
Sempre a Vicenza un cliente ha lasciato 20 euro per un caffè invitando i titolari a “tenere il resto”, gesto di solidarietà nei confronti dell’attività che si è verificato anche a Marsala dove un agente delle forze dell’ordine ha addirittura lasciato 50 euro.
Il principio è quello secondo cui chi non ha smesso di lavorare, in un modo o nell’altro, può aiutare chi invece ha dovuto abbassare la saracinesca per quasi tre mesi.
Il rincaro prezzi nella ristorazione è prevedibile, che Vicenza possa essere una delle prime città per scatenare un effetto domino?
L’aumento dei costi per prodotti di bar e ristoranti potrebbe aumentare anche a Palermo, per cercare di fronteggiare la crisi economica che forse deve ancora dimostrare i suoi reali effetti dopo il periodo di lockdown a causa del covid-19.
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