Il Covid-19 si sta studiando a tutto tondo e si sta cercando di capire che danni o sintomi provoca su chi lo ha contratto. Probabilmente perché si è ancora nella fase iniziale della pandemia ed un vaccino appare ancora lontano; insomma si vuol capire su cosa intervenire visto che probabilmente dovremo conviverci a lungo.
Alcuni ricercatori di Londra, della University College of London, hanno condotto una revisione sistematica di oltre 70 studi condotti sula rapporto Covid-19/salute mentale.
Si è così scoperto che i sintomi più comuni e più frequenti fra i pazienti ricoverati perché contagiati dal coronavirus sono: deliri, stato confusionale ed agitazione.
Sono stati studiati complessivamente 3550 pazienti colpiti da Sars-Cov 2 e confrontati con altri pazienti che in passato avevano contratto la Sars e la Mers. I dati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Lancet Psychiatry.
Poco ancora è dato sapere sui sintomi e sulle condizioni di salute mentale degli altri pazienti, di quelli cioè che seppur contagiati, non hanno avuto bisogno di ricovero e di terapia intensiva. Tuttavia, stando a quanto è emerso sui pazienti con la Sars e la Mers, appare probabile che possano riscontrarsi altre manifestazioni di tipo psichiatrico come ansia, cali di memoria, sintomi depressivi, e nevrosi post-traumatiche da stress.
Infine gli studiosi ipotizzano che il virus può influenzare la salute mentale dell’individuo, in modi diversi: può infettare il sistema nervoso centrale, può provocare danni come conseguenza della carenza di ossigeno al cervello in quei pazienti che hanno forme gravi, può creare danni attraverso la reazione immunitaria scatenata dal virus.
(notizia ANSA).
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