La città riapre. Più shopping che aperitivi

Un viaggio attraverso alcune attività che da ieri hanno riaperto al pubblico le loro saracinesche. Le sensazioni e le testimonianze raccolte nell’articolo di Giorgio Ruta, Giada Lo Porto e Claudia Brunetto, su Repubblica, oggi in edicola.

Bene negozi, centri commerciali e parrucchieri, partenza lenta per bar, ristoranti e chiese. La fase 2.5 nell’Isola ha fatto contente alcune categorie e scontentante altre.
Inizia così la storia della prima giornata palermitana della Fase2, il primo giorno di ritorno ad una vita quasi normale.
Le parole del presidente regionale di Confesercenti Vittorio Messina: “è stato come assistere a tante inaugurazioni in contemporanea, tale è stata l’attenzione degli esercenti. Nelle vetrine ci sono i capi della collezione estiva, è il segnale che si fa sul serio”
Un bilancio di fine giornata vede alcune attività più contente di altre : grande affluenza ai centri commerciali(16 mila?) ed applausi ai primi clienti che varcavano le soglie dei negozi. E qualcuno, forse meno del previsto, si è concesso qualche aperitivo. Ma è ancora presto per tornare a riabituarsi.
Bene anche barbieri, parrucchieri ed estetisti che lavorano su prenotazione ed hanno fato registrare pienone: difficile anche prendere appuntamenti per i prossimi giorni.
Molti ristoranti hanno deciso di non aprire ( 5mila in Sicilia, secondo la Fipe): c’è chi vuole capire meglio le regole e chi, prima di alzare la saracinesca, vuole essere sicuro che ci sia gente in giro, scrive Ruta.
La pagina di Repubblica, dedicata alla riapertura delle attività, comprende anche i seguenti approfondimenti:
Il centro commerciale- I primi acquisti sono scarpe e vestiti – di Giada Lo Porto
Il parrucchiere- Sold out per settimane “È come la prima volta” – di Giada Lo Porto
Il bar-Pochi ma contenti i clienti ringraziano – di Giorgio Ruta
Il negozio- Trolley, buona la prima “C’è voglia di viaggiare” – di Claudia Brunetto
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