Michel Morganella si sfoga: l’ex esterno destro del Palermo non ci sta a passare per un fascista, così come a suo dire, l’hanno fatto passare a Livorno (storicamente città ampliamente comunista). Lo svizzero, che si è fatto apprezzare in Sicilia quantomeno per l’attaccamento alla maglia, ha rilasciato un’intervista chiarificatrice.
“Quest’anno a Livorno è stata una stagione negativa. Annate così capitano, pensate che io a Palermo sono retrocesso e giocavo insieme a Ilicic, Miccoli e Kurtic. Può capitare, dipende soprattutto da come si muove la società durante l’anno. Ho visto cose pazzesche in Serie B: appena pioveva dovevamo lasciare il campo e andare nei campetti”.
“Mi hanno umiliato: hanno fatto girare degli audio sulla mia vita privata, storie false. Non mi hanno rispettato per niente. Un giorno è venuto in ritiro un dirigente e mi ha chiesto – E’ vero che hai il tatuaggio di una svastica sulla schiena? – Che affronto… mi hanno fatto spogliare per dimostrare che erano tutte cavolate“.
“Mi auguro che il Livorno torni presto in A e che la società venga venduta a gente seria – conclude a Il Tirreno -, ma non salvo davvero nessuno quest’anno”.
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