Importanti rivelazioni ieri sera durante la puntata di Atlantide, su La7.
L’alto funzionario dello Stato che tradì Falcone, sarebbe Bruno Contrada.
A parlare è il giornalista Saverio Lodato, una vita come inviato dell’Unità ed anche un trascorso al giornale L’Ora di Palermo.
Un rapporto di stima fra Lodato e Falcone al punto tale che il magistrato palermitano gli svelò chi pensava ci fosse dietro il suo attentato fallito all’Addaura. Durante la trasmissione, Lodato ha dichiarato:
“Falcone aveva capito che si trovava in un gioco più ampio, quella che successivamente sarebbe emersa come trattativa Stato-Mafia.
Gli chiesi chi fossero le ‘menti intelligentissime e raffinatissime’ che avevano guidavano la mafia e a cui lui aveva fatto riferimento dopo il fallito attentato dell’Addaura. Fui molto insistente. Il nome era quello del Dott. Bruno Contrada. Ma mi diffidò dallo scriverlo altrimenti non ci sarebbe stato più nessun rapporto fra noi…Mi disse ‘se tu scrivi il nome di Bruno Contrada attribuendolo a me tu con me non avrai più alcun tipo di rapporto..Di fronte ad uno stato d’animo, di fronte a un uomo che era consapevole di un conto alla rovescia per lui io lo incalzai su quel nome e quei nomi visto che lui parlava al plurale…lui vedeva una mano di pezzi dello stato e delle istituzioni, lui già non credeva più da tempo che la mafia avesse decapitato un classe dirigente da sola senza che lo stato italiano fosse in gradi di opporsi.. Oggi, 28 anni dopo, sollecito l’apertura degli archivi italiani e americani sulla trattativa Stato-Mafia, per onorare la memoria di Falcone, e per questo ho raccontato questo fatto che Falcone mi disse bonariamente”.
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