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Linee guida per la ripresa: niente più proteste con gli arbitri, cambiano anche gli orari della partita

Un altro segnale di ottimismo per la ripresa del campionato arriva dalla stesura delle cosiddette “Linee guida“: i club adesso sono pronti a terminare questa stagione, ma devono prepararsi a tanti cambiamenti.

Tantissime saranno le indicazioni presenti nel documento relative al match day, all’evento gara, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport. Disposizioni particolareggiate, con
riferimenti ai diversi ambienti e alle differenti categorie di soggetti coinvolti che potranno essere al massimo 300, 100 per ognuna delle tre aree individuate: tecnica, spalti, esterno stadi.

In dettaglio le categorie citate nel documento sono:  squadra, raccattapalle, delegato Lega, delegati procura federale e anti doping, fotografi, paramedici, personale di pulizia, addetti alla manutenzione campo, steward sicurezza, operatori tv, polizia, pompieri, operatori stadio, giornalisti.

Un principio è alla base: : i giocatori e i membri dello staff, regolarmente controllati, devono essere tenuti a distanza dagli altri soggetti coinvolti, e che ovviamente «sfuggono» al controllo dei club.

A cambiare sarà anche l’orario di svolgimento delle partite; non più alle 15 come d’abitudine ma gli orari individuati nel protocollo sono ben diversi, anche per via dell’avvicinarsi della calura estiva: 16,30, 18,45 e 21.

I giocatori saliranno su autobus rigorosamente disinfettati e dovranno indossare le mascherine e dovranno arrivare in momenti diversi con la squadra con cui si scontreranno.

Quando finalmente si giocherà,ingresso e uscita dal campo delle squadre avverranno con tempistiche differenti (dettate da arbitro e delegato per evitare assembramenti nel tunnel), non ci saranno strette di mano né foto di rito né mascotte o bambini.

Il documento si conclude con la sezione “Novità arbitrali“: si legge infatti che i giocatori «non potranno più protestare nei confronti degli ufficiali di gara e non potranno avvicinarsi per alcuna ragione a meno di 1,5 metri di distanza».

Anche il mondo dei media dovrà cambiare: chiusa la sala stampa e l’area mix zone,interviste a 1,5 metri di distanza per i licenziatari tv: ogni addetto alla produzione dovrà compilare un questionario di autocertificazione.

Ogni squadra avrà a disposizione un fotografo e due match analysists.

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