Pandemia e salute mentale, due fattori che sono molto più connessi di quanto si possa credere. A confermarlo è Encin Cascardo, direttore medico del Centro di ricerca sull’ansia dell’IMA.
“Ho tantissime persone che hanno dovuto aumentare le dosi delle loro medicine e molte che si presentano alle sedute una volta a settimana anziché una volta al mese. Alla fine di questa pandemia i danni psicologici saranno incalcolabili. Si pensa che il 40% della popolazione soffrià di ansia“, riporta il Corriere dello Sport le parole dell’esperto.
Le parole del direttore medico non si basano su nulla. Da quando è stata proclamata pandemia globale si è registrato in tutto il mondo un netto aumento dei disturbi ossessivi-compulsivi, con gravi ricadute da parte di soggetti che erano riusciti a superare il proprio disturbo.
Una volta guariti dal virus, si dovrà guarire dalla paura del virus, per la quale però non esisterà alcun vaccino. Una sfida che la medicina mentale di tutto il mondo dovrà affrontare unitamente se vorrà superare una delle più gravi crisi del dopoguerra.
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