Le prime squadre di ogni girone dovrebbero approdare in serie C, il condizionale rimane d’obbligo fin quando la decisione presa dal Consiglio Direttivo della Lnd diverrà da ufficioso ad ufficiale, confermato dalla FIGC.
Eppure oltre a Lucchese, Pro Sesto, Matelica, Palermo, Bitonto, Turris, Mantova, Campodarsego e Grosseto, ci sono altre squadre che sperano di arrivare nei gironi del professionismo, sono proprio quelle che arrivate seconde, sperano di accedervi attraverso il ripescaggio o per posti vacanti o per una riforma non più rinviabile.
Il coronavirus sta cambiando ogni cosa e una riforma del calcio è auspicata ed auspicabile. Sono proprio i play-off che normalmente a fine campionato si disputano in serie D ad essersi fermati. Per le retrocessioni ci sarà modo di intervenire: le società dopo il verdetto definito della Federcalcio avranno 45 giorni di tempo per ricorrere nei vari gradi di giudizio predeterminati, cosa che invece le squadre arrivate seconde non potranno fare, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport.
Potranno soltanto sperare in una sorta di “mors tua, vita mea”, o più bonariamente parlando, in una riforma totale del format. Pensare che tutto possa risolversi già a partire da questa stagione forse è difficile, ma mettersi a tavolino e studiare una soluzione che ripristini una nuova piramide geo-calcistica, come viene definita ancora dal Corriere dello Sport, può essere una soluzione valida.
Concedendo sgravi ed aiuti economici a tutte quelle società che da questa emergenza ne usciranno gravemente danneggiate, così come l’intero mondo dilettantistico.
Foggia, Savoia, Campobasso, possono ancora credere nel sogno serie C o devono pensare già alla prossima stagione di serie D?
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