Il calcio come probabile diffusore di contagio del Covid-19 in Europa? E’ un’ipotesi che torna di nuovo in auge e viene sviluppata dallo studio di Edge Health, un gruppo di ricerca che elabora dati per conto del servizio sanitario britannico.
Sotto accusa finisce stavolta non Atalanta-Valencia, ma la partita di Champions disputata tra Liverpool e Atletico Madrid l’11 marzo, in piena emergenza coronavirus: lo studio sostiene che questa partita avrebbe causato ben 41 morti registrate nei 25-35 giorni successivi.
Secondo quanto riferisce il Sunday Times, la partita di ritorno degli ottavi di Champions, costata l’eliminazione ai Reds campioni d’Europa, sarebbe stata una «bomba» virologica con i suoi 52mila spettatori, 3000 dei quali provenienti da Madrid dove era già in vigore un blocco parziale.
La stima poi suggerisce che nella partita di ritorno già ci fossero circa 640 mila persone infette in Spagna e 100.000 in Inghilterra. Il sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida, ammette così: “quel match è stato un errore e, con il senno di poi, andava evitato“.
Il calcio non sembra l’unico colpevole nel mirino dello studio: altri 37 decessi si sarebbero registrati dopo il Festival ippico di Cheltenham, disputato tra il 10 e il 13 marzo scorso davanti a 250mila spettatori.
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