L’ormai ex tecnico rosanero fa un bilancio della stagione e confida l’amarezza per gli attacchi di parte della tifoseria
«Onorato di aver allenato un gruppo di ragazzi d’oro. Mi aspettavo la conferma? Società corretta, altri no»
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola
L’articolo di Salvatore Geraci che intervista Rosario Pergolizzi, il tecnico palermitano che ha guidato la squadra in serie C.
Vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista che potete trovare integralmente su Corriere dello Sport in edicola:
“Sarei rimasto volentieri, ma ora si vuole un allenatore più esperto. La piazza lo chiedeva e l’ha fatto capire.. Si cerca un nome più importante e con un passato diverso dal mio. Però, non è detto che un “nome” vinca di sicuro..
Un professionista porta a termine il programma che la società gli affida. La mia missione è compiuta…
Nel tragitto in macchina da Palermo ad Ascoli, ho ricevuto una decina di telefonate: Ricciardo, Lancini, Pelagotti, Martinelli, Floriano … e quando ti chiamano i grandi, significa che hai lasciato qualcosa nella loro testa. Ho allenato una squadra di persone vere… Da febbraio, quando è venuto fuori il fatto che non sapevo comunicare, ho capito che non sarei stato più l’allenatore. .. Qualcuno mi ha mancato di rispetto. Non la società, comunque.. Il futuro in rosa non mi appartiene, il mio avvenire è altrove. Palermo rappresenta l’apice, il giorno della consacrazione. Una scuola di vita, come aver fatto cinque anni anni in uno.
L’amicizia, il rapporto e l’affetto con tutto lo staff: collaboratori, medici, personale. Una famiglia..Abbiamo lottato contro un nemico invisibile che voleva portare scompiglio….
Col senno di poi, accetterei di nuovo Palermo? Tutta la vita!”.
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