Ve lo avevamo preannunciato già l’11 maggio: Pergolizzi non sarebbe stato ancora l’allenatore del Palermo. Una scelta dettata dalla volontà di affidarsi a un uomo di maggiore esperienza in Serie C.
Ma Pergolizzi durante la stagione era stato vicinissimo a lasciare la panchina. Le brutte prestazioni e qualche sconfitta di troppo avevano costretto Mirri e Sagramola a ragionare abbondantemente su un cambio di gestione. Pergolizzi alla fine è stato sempre salvato da Zamparini.
Chiariamo: l’ex patron rosanero nulla ha da spartire con la nuova proprietà e mai si è intromesso nelle questioni del nuovo Palermo. Il riferimento è alla strategia gestionale di Mirri, che è volutamente distante anni luce da quella “Zampariniana”.
Mirri da tifoso, come tutti, non ha mai apprezzato quella vena da mangia allenatori che attanagliava l’ex presidente friulano. Esoneri talvolta corretti ma tante altre assolutamente no. Chi se lo scorda l’esonero di Guidolin in favore di Renzo Gobbo. Proprio per questo l’attuale numero uno rosanero ci avrebbe pensato bene prima di far fuori Pergolizzi.
Le prestazioni non piacevano a nessuno, si perdeva in campi tutto sommato abbordabili, ma la squadra era prima e l’idea di cominciare la prima stagione da patron con un esonero del genere proprio non andava.
Insomma Pergolizzi dovrà una lettera di ringraziamenti alla società per avergli concesso l’opportunità di rientrare nella storia rosanero e dovrà aggiungerne una ad personam per Zamparini, che senza volerlo, lo ha ripetutamente inchiodato ben saldo alla panchina.
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